Aziende e regioni

Un modello per la presa in carico degli anziani fragili

di Antonio Benedetti *

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24 Esclusivo per Sanità24

«Gli anziani sono non soltanto un punto di affetto per le altre generazioni, ma sono anche portatori dell’esperienza, dei ricordi, della storia, della trasmissione di conoscenza di vita. E questo li rende preziosi nella vita della società. Per questo è importante la loro cura, l’attenzione e l’accoglienza nei loro confronti, particolarmente quando comincia a diminuire l’autosufficienza e aumenta la fragilità». Nelle parole del presidente Mattarella che si inserisce, a buon diritto, nella categoria degli "anziani", la rappresentazione dell’invecchiamento della popolazione, a cui abbiamo assistito nell’ultimo trentennio, si carica del mandato etico e politico di prendersi cura delle persone anziane. Dopo quello che abbiamo visto accadere con l’esplosione della pandemia, che ha ulteriormente isolato e reso più fragili e sole persone che, non più attive, diventano "invisibili" per la società, diventa urgente costruire risposte organizzate, che siano efficaci ed efficienti nell’impiego delle risorse.
Oggi in Italia sono oltre 1.800.000 i malati cronici, complessi e fragili. Persone in maggioranza anziane, spesso sole e con difficoltà socio economiche, colpite da una o più patologie croniche, che hanno un quadro clinico complesso e che necessitano di un monitoraggio medico assistenziale costante. Sono più di 300.000 nella sola Lombardia, dove il 30% degli anziani vive solo.
Di fronte a un tale scenario, vogliamo intervenire con un progetto sperimentale per offrire piani di continuità assistenziale che tutelino i pazienti, in coordinamento con le strutture ospedaliere e con la medicina sul territorio. Questo anche con lo scopo di limitare ricoveri impropri al pronto soccorso. A questa tipologia di malati, segnalati dall’ospedale, Vidas applica il modello multidimensionale su cui vanta oltre 40 anni di esperienza, che prevede l’intervento dell’assistente sociale per una prima valutazione dei bisogni al domicilio, e quello del medico e dell’infermiere, reperibili 7 giorni su 7, 24 ore su 24. Il tutto modulato in base all’andamento delle condizioni cliniche del malato. Sempre in base alle necessità possono essere coinvolte altre figure sociosanitarie specialistiche.
Un progetto che è nel Dna dell’opera di Vidas che dal 1982 garantisce un servizio di cure palliative gratuito a persone con patologie inguaribili e che dal 2015 accoglie ed assiste anche i bambini. All’inizio solo nelle loro case e successivamente anche negli hospice Casa Vidas e Casa Sollievo Bimbi, intercettando nuovi bisogni.
Il nostro obiettivo è di riuscire ad ampliare l’assistenza con un modello che sia replicabile e sostenibile, e abbiamo bisogno di aiuto. Grazie a chi di voi vorrà aiutare aderendo alla raccolta fondi lanciata il 15 gennaio con l'Sms solidale. Chiamando il numero 45583 fino al 4 febbraio si può donare per i #malatinivisibili: 2 euro da cellulari e 5 o 10 euro da rete fissa.

* direttore generale Vidas


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