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La Rete oncologica campana si valuta di nuovo: criticità e performance positive nel progetto Val.Pe.ROC

di Francesco Schiavone*

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Sono stati presentati e discussi presso l’aula “Romolo Cerra” dell’IRCCS Istituto Nazionale Tumori “G. Pascale”, struttura di coordinamento della Rete Oncologica Campana (ROC), i risultati del II semestre della II annualità del progetto “Val.Pe.ROC – Valutazione del Percorso della Rete Oncologica Campana”, realizzato in collaborazione con il laboratorio di ricerca VIMASS (Valore, Innovazione, Management e Accesso nei Sistemi Sanitari) del DISAQ, Dipartimento di Studi Aziendali e Quantitativi dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”.
La mission della ROC è di generare un impatto efficace sul sistema sanitario regionale per la salvaguardia, la valutazione, il trattamento e la riabilitazione dei pazienti oncologici campani. Per questa rilevazione sono stati coinvolti sette Centri (l’IRCCS Pascale di Napoli, l’AORN Ospedale dei Colli Monaldi di Napoli, l’AOU Federico II, l’Ospedale del Mare di Napoli, l’AOU Luigi Vanvitelli, l’AO SG Moscati di Avellino e l’AOU Ruggi d’Aragona di Salerno) e cinque Gruppi Oncologici Multidisciplinari (GOM) di sedi tumorali diverse (ovaio, prostata, vescica, polmone e colon).
Il progetto di ricerca ha avuto uno sviluppo costante nel corso del tempo, a partire dalla I Rilevazione, iniziata nell’aprile 2020, in poi. Nella IV fase del progetto, la quale ha monitorato i percorsi di pazienti entrati in ROC da dicembre 2021 a maggio 2022, sono state 506 le osservazioni prese in analisi nei sette ospedali coinvolti nell’iniziativa con l’analisi dei 5 GOM d’interesse. Questa quarta rilevazione ha fruito dei dati presenti su piattaforma Sinfonia della Società Regionale per la Sanità (So.Re.Sa).
Lo scopo del progetto, dunque, è quello di analizzare le performance della ROC attraverso un’analisi multidisciplinare dei vari percorsi diagnostici terapeutici assistenziali.
Tramite la segnalazione dei pazienti alla Rete Oncologica Campana, la loro presa in carico, la discussione multidisciplinare e in alcuni casi l’utilizzo della telemedicina, è possibile monitorare e valutare le spinosità e i punti di robustezza della Rete, grazie alla quale sarà possibile garantire prestazioni proficue nel tempo.
La continuità territoriale e quindi, le maglie interaziendali, percepiscono il bisogno di crescere. Definire quali siano i deficit territoriali ancora presenti offre la possibilità di superare le disorganicità attraverso la limitazione dei disagi di ogni natura adattandosi alle condizioni, a volte inaspettate, causate dai cambiamenti organizzativi.
Dai risultati ottenuti dalla IV Rilevazione è stato possibile comprendere come poter migliorare la qualità del percorso di cura dei pazienti oncologici, misurando il grado di soddisfazione dei pazienti stessi attraverso la risposta diretta di quest’ultimi e dei loro caregiver in merito al percorso in struttura.
La Rete Oncologica Campana conferma la sua adeguatezza nel tempo nonostante il grosso numero dei pazienti coinvolti nella ricerca, nell’attuale Rilevazione si è presentato un buon risultato che, comparato al semestre precedente, mostra un miglioramento e di conseguenza una buona performance. Il tempo “pre-gom” rappresenta ancora un aspetto vulnerabile della Rete e su questo devono esser messe in atto azioni di comunicazione, formazione e sensibilizzazione.
I Case Manager dimostrano di essere parte fondamentale del quadro ma è presente la necessità di avere maggior risorse impiegate per diminuire il peso del lavoro.
Il sostegno di So.Re.Sa è stato di notevole rilievo ai fini della ricerca e, se confermato per i prossimi anni, concederà migliore attendibilità delle stime e considerevoli ampliamenti del cruscotto di indicatori.
Dall’analisi dei suggerimenti sono certamente emersi spunti di riflessione di chi è in primissima linea, cioè i pazienti, per correggere e migliorare nel breve ma, soprattutto, nel medio e lungo periodo.
Le varie criticità e i punti di forza sono stati messi a rilievo con l’analisi derivate dai Key Performance Indicators (KPIs) ed in particolare:
L’indicatore di Performance della ROC mostra un valore effettivo pari a 8.18 (ottenuto dalla media ponderata dei punteggi di ogni indicatore che si differenzia tra 0 e 10), l’esito dell’analisi constata come l’obiettivo sia stato raggiunto ma che tuttavia può, nel tempo, eccellere in maggior misura.
La crescita esponenziale della ROC pone in rilievo una disomogeneità nella distribuzione dei pazienti tra le strutture coinvolte e, per tale ragione, è opportuno incrementare le risorse a tempo pieno di case manager per assicurare l’organizzazione tra i nodi della ROC e l’omogeneizzazione dei pazienti per i quali dovrebbero aumentare per numero di unità operative affinché il lavoro possa esser distribuito omogeneamente e senza sovraccarico.
L’indicatore di Performance sull’”Efficienza del lavoro” si pone come obiettivo per il semestre preso in analisi un valore pari a 75. Il risultato ottenuto dimostra il raggiungimento dell’obiettivo in quanto il dato effettivo è pari ad 80 e presenta un’efficacia pari al 107%.
Il coinvolgimento nel caso degli MMG denota come ci siano ancora dei punti da affinare, anche se sono emersi dei miglioramenti nell’ultimo periodo preso in analisi confidando che ci sia un aumento nella prossima annualità.
Come già evidenziato, in relazione al tempo PreGOM è emerso un debole peggioramento rispetto la Rilevazione precedente ma il dato viene interpretato come un miglioramento delle capacità di analisi alla luce dell'ingente numero di dati procurati da So.Re.Sa.
Analizzando la qualità della cura e delle prestazioni sanitarie, è da evidenziare come la percentuale di pazienti che per propria volontà sceglie di ricevere la somministrazione dell’atto terapeutico presso altra struttura esterna alla ROC è pari allo 0%. Questo dimostra la soddisfazione dei pazienti e la qualità offerta dalle strutture campane.
La dichiarazione del dott. Attilio Bianchi dell’IRCCS Istituto Nazionali Tumori “G. Pascale”: “Splendida giornata di riflessione, approfondimento e programmazione sulla Rete Oncologica Campana. Ringrazio tutti quelli che ogni giorno si impegnano perché la ROC incrementi il valore della assistenza oncologica regionale e non solo. Un ringraziamento particolare all'Assessore Regionale Prof. Ettore Cinque, a conferma della sinergia istituzionale che ci ha consentito di raggiungere obiettivi insperati, e di sognare ancora”.
Il progetto di ricerca Val.Pe.ROC, sostenuto dal contributo non condizionato di Astrazeneca, Bristol Myers Squibb e Takeda, proseguirà con le rilevazioni necessarie per il calcolo degli indicatori nella terza annualità. Confidando nella partecipazione attiva dei policy makers e dei professionisti sanitari, si potrà proseguire nel percorso di crescita della ROC garantendo un servizio che risponda appieno alle esigenze dei pazienti.

*Università degli Studi di Napoli Parthenope


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