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Sardegna: via libera al progetto per la costruzione del nuovo ospedale unico del Sulcis Iglesiente

di Davide Madeddu

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24 Esclusivo per Sanità24

Una struttura con 329 nuovi posti letto, 10 sale operatorie, sei aree in una superficie di 45 mila metri quadrati che, con l’area esterna e dei servizi diventa di 100mila metri quadrati. Sono alcuni elementi dello studio di fattibilità relativi al progetto per la costruzione del nuovo ospedale unico del Sulcis Iglesiente. A Cagliari, nella sede dell’azienda regionale della Salute Ares, la presentazione nel corso di un tavolo tecnico. La nuova struttura andrebbe a insistere in un’area caratterizzata da 24 comuni e una popolazione di circa 130 mila abitanti.
Lo studio, realizzato dal gruppo di lavoro interno all’Ares, propone una bozza articolata su tre aspetti: la fotografia della situazione attuale sotto il profilo demografico e assistenziale nell’area di competenza dell’Asl 7; le caratteristiche del nuovo ospedale; il passaggio dalla fattibilità alla progettazione.
«All’interno dell’obiettivo generale dei quattro nuovi ospedali della Sardegna – anticipa il presidente della Regione, Christian Solinas – il nuovo ospedale del Sulcis Iglesiente rappresenta una priorità nella priorità». Ricordando poi l’aspetto relativo agli organici il presidente aggiunge: «A fronte di una carenza di personale sanitario che oggi più che mai è un problema nazionale, l’attuale configurazione dei tre ospedali del presidio unico, Sirai, Santa Barbara e Cto, non consente una gestione ottimale delle risorse, con inevitabili ricadute sull’assistenza e sugli stessi operatori». Quanto alla nuova struttura, il governatore chiarisce che «rappresenta un’opportunità di rilancio per i servizi e l’assistenza nell’area. Un Dea di primo livello che dovrà trovare collocazione in una posizione baricentrica, ben collegata dal punto di vista viario e idonea all’atterraggio dell’elisoccorso, una struttura moderna e tecnologicamente in linea con gli standard più avanzati».
Secondo lo studio presentato dall’Ares, il dimensionamento del nuovo ospedale, tarato sulla base dell’attuale rete ospedaliera e il fabbisogno sanitario (valutato anche sulla base della mobilità passiva) prevede una struttura con 329 posti letto in sei aree dove troveranno spazio la terapia intensiva, la cardiologia, l’unità coronarica, la gastroenterologia, la nefrologia, la neonatologia, la neurologia, l’oculistica, l’oncologia, l’otorinolaringoiatria, la pneumologia, la psichiatria, l’urologia, la chirurgia, la medicina generale, l’ortopedia e traumatologia, l’ostetricia e ginecologia, la pediatria, la lungodegenza, la riabilitazione oltre a 10 sale operatorie, il pronto soccorso e i servizi ad alta tecnologia della diagnostica per immagini, i laboratori, la farmacia e i servizi generali, all’interno di una superficie costruita di circa 45mila metri quadri e una superficie totale (compresi i parcheggi, le aree verdi e quelle interne) di circa 100.000 metri quadri. L’area non dovrà quindi avere una superficie inferiore ai 10 ettari.
Il costo stimato, tenuto conto dei servizi previsti e del costo a posto letto e per le tecnologie biomedicali previste, è di poco meno 200 milioni di euro esclusi l’iva e gli oneri di urbanizzazione, progettazione e sicurezza che saranno valutati in seguito.
«Lo studio realizzato dall’Ares sarà messo a disposizione di tutti i sindaci del territorio e la scelta dell’area sarà condivisa – sottolinea l’assessore regionale della Sanità, Carlo Doria – ma dovrà rispondere alle caratteristiche che abbiamo indicato: un’area, preferibilmente pubblica, baricentrica, connessa alle viabilità principali, idonea sotto il profilo idrogeologico e non soggetta a vincoli dei beni culturali e ambientali».


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