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Forum Sanità Lombarda Futura: proposte e linee strategiche per lo sviluppo del Ssr

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Far luce sulle sfide della sanità regionale, a partire dall’implementazione e gestione dei dati sanitari e dai fabbisogni di salute emergenti, in un confronto aperto con la Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia: questo l’obiettivo dell’evento residenziale del "Forum Sanità Lombarda Futura", progetto promosso da Ecole - Enti COnfindustriali Lombardi per l’Education, società consortile che unisce sette associazioni del sistema confindustriale, con il supporto di alcuni partner istituzionali tra cui Confindustria Lombardia, Farmindustria e Confindustria Dispositivi Medici, e con la supervisione scientifica dei rappresentanti dell’Università degli Studi di Milano, del Politecnico di Milano e dell’Università degli Studi di Pavia.
«Questo evento residenziale rafforza la nostra idea di proporre un vero e proprio modello "di sistema" che lavora con e per il Sistema socio-sanitario regionale e con le associazioni territoriali del nostro Consorzio. Una rete pubblico-privato che cerca di supportare concretamente - attraverso proposte operative - l’azione formativa e programmatica regionale, grazie al dialogo costante con i dirigenti della Dg Welfare e al loro coinvolgimento attivo in tutte le fasi dell’iniziativa», ha dichiarato Alvise Biffi, Presidente Ecole.
Il Forum ha avviato un modus operandi caratterizzato dalla copresenza di tutti gli stakeholder che a vario titolo operano nel Sistema sanitario regionale - dai direttori generali e professionisti delle aziende sanitarie ai Medici di medicina generale e farmacisti, dalle associazioni di categoria e dei pazienti ai rappresentanti dell’industria e della dirigenza regionale – allo scopo di creare un’effettiva rete di dialogo e confronto di tutta la filiera sociosanitaria lombarda.
L’evento è stata l’occasione per presentare i primi risultati emersi dal confronto dei Tavoli di lavoro avviati agli inizi del 2023 sui temi della Digitalizzazione, della Ricerca & Sviluppo, della Sanità Integrativa, del Procurement & Innovazione, della Medicina Territoriale e della Gestione delle Risorse Umane e delineare alcune proposte di interventi concreti:
• Digitalizzazione del Sistema: avviare un processo di standardizzazione dei dati contenuti nel Fascicolo sanitario elettronico e favorire la digitalizzazione dei processi ospedalieri, per una maggiore integrazione ospedale-territorio.
• Ricerca & Sviluppo: creare un database condiviso a livello regionale che possa fungere da benchmark internazionale e implementare un’infrastruttura digitale unificata per la gestione dei dati clinici, scientifici e dei trial clinici decentralizzati, promuovendo anche il riconoscimento di figure professionali, tra cui infermieri di ricerca e study coordinator. Inoltre, riguardo al trasferimento tecnologico, si raccomanda una maggiore sinergia tra pubblico e privato, nonché una formazione specifica per ricercatori e personale.
• Sanità integrativa: le riflessioni si sono orientate verso l’appropriatezza circolare derivante dalla raccolta dei dati della Real World Evidence e dal monitoraggio del decorso degli assistiti, volta al superamento della logica a "silos di spesa", verso un ampliamento della gestione delle cronicità e un incentivo all’innovazione del sistema.
• Procurement & Innovazione: è emersa l’esigenza di potenziare le reti cliniche e di patologia che, grazie ai propri "nodi di competenza", potrebbero assumere sempre più il ruolo di consulenti del "Sistema acquisti" del Ssr, fungendo da interlocutori riconosciuti per le necessità di dialogo tra Ssr e industria.
• Medicina territoriale: centrali il consolidamento del ruolo del Direttore di Distretto, una più forte relazione tra Medicina generale e aziende sanitarie e una maggiore integrazione verticale tra il livello di cura ospedaliero e quello assistenziale territoriale, in virtù delle indicazioni fornite dal Decreto ministeriale n. 77/2022.
• Gestione delle risorse umane: sviluppare una politica a livello regionale che, da un lato, consolidi la rete delle direzioni del personale delle aziende sanitarie pubbliche e le integri con quelle dei privati accreditati e, dall’altro, definisca una "narrativa di sistema" per attrarre nuovi professionisti nel Ssr lombardo e favorire la retention del personale.
«Gli output di questi due giorni di lavoro saranno un importante sforzo di sintesi tra protagonisti delle aziende sanitarie (dai direttori generali ai singoli professionisti), degli operatori del territorio (come Mmg, distretti e farmacie del territorio), delle associazioni territoriali e di categoria, delle associazioni dei pazienti, dell’industria e della dirigenza regionale. Proprio l’ingaggio della DgG Welfare nel fornire indicazioni ai Tavoli sui "fabbisogni" specifici è la chiave per orientare i lavori su temi di utilità per il Ssr, a rafforzamento dell’attività di collaborazione propria del sistema confindustriale regionale volta all'interesse comune per il miglioramento continuo», conclude Alvise Biffi.


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