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Congresso Sitrac al via. Ecco le nuove terapie contro il cheratocono

di Prof. Severino Fruscella, segretario Società Italiana di Trapianto di Cornea

La cornea è la porzione trasparente dell'occhio posizionata, come un vetrino di orologio, davanti all'iride. Ha la funzione di far convergere i raggi luminosi sulla retina per consentire una corretta e nitida focalizzazione delle immagini. Il cheratocono è una malattia congenita della cornea che comporta un progressivo assottigliamento della cornea associato ad una deformazione irregolare a forma di cono . Ciò comporta una riduzione del visus in quanto le immagini che attraversano la cornea per essere focalizzate sulla retina risultano irregolari e deformate. Questa patologia fino ad alcuni anni fa, prima dell'avvento del cross-linking, era la causa più frequente che portava all'intervento di trapianto di cornea.
Da alcuni anni vi è una nuova tecnica chirurgica, il cross-linking, che consente di arrestare l'evoluzione del cheratocono : la cornea viene inibibita di una sostanza , la riboflovina , che viene poi attivata da una radiazione luminosa . La conseguenza di questa procedura è la formazione di legami chimici che rinforzano il tessuto corneale e bloccano la progressione del cheratocono .

Questa tecnica non è però in grado di restituire alla cornea la sua forma originale, ovvero quella di una calotta sferica regolare . Pertanto il paziente continua a lamentare una riduzione più o meno grave del visus , a seconda dello stadio di avanzamento del cheratocono al momento dell'intervento .
Poichè la cornea cheratoconica ha una forma irregolare, gli occhiali sono in grado di correggere solo in parte il difetto visivo , e le lenti a contatto , che potrebbero correggere meglio le irregolarità della cornea , sono spesso mal tollerate dal paziente. La chirurgia refrattiva è quella procedura effettuata con il laser a eccimeri che consente di eliminare i difetti visivi (miopia , astigmatismo, ipermetropia ). Poichè questa chirurgia comporta un assottigliamento della cornea , questa tecnica, prima dell'avvento del cross-linking, era controindicata nei pazienti affetti da cheratocono . Attualmente però si è visto che, dopo aver effettuato i cross-linking , la cornea è sufficientemente solida da poter essere rimodellata con il laser. I laser più moderni hanno un programma di trattamento personalizzato per ogni singola cornea ; ciò vuol dire che vi è un programma diagnostico di acquisizione della conformazione della cornea di quel singolo paziente che viene poi abbinato al software di trattamento del laser a eccimeri. Applicando questo programma di trattamento alla cornea cheratoconica è possibile ridurre le irregolarità della cornea e consentire quindi un miglioramento del visus. Va però sottolineato che , siccome la cornea di questi pazienti è più sottile che di norma , e poichè l'asportazione di tessuto stromale effettuata con il laser a eccimeri non può superare certi limiti, non tutti i pazienti possono essere sottoposti a questo trattamento. In pratica questa tecnica chirurgica abbinata, cross-linking e laser a eccimeri, può essere effettuata solo nei cheratoconi di grado lieve o medio purché la cornea conservi ancora un determinato spessore. Infine va sottolineato che questo trattamento, tranne che nei cheratoconi molto iniziali , non elimina la necessità di portare gli occhiali ma, regolarizzando l'immagine che viene focalizzata sulla retina, consente un miglioramento del visus e della qualità della visione.

Per i cheratocono più avanzati , che non possono essere corretti adeguatamente con gli occhiali o lenti a contatto, rimane comunque la soluzione terapeutica classica del trapianto di cornea. Alla luce di quanto detto, per il futuro è importante che il cheratocono venga diagnosticato nelle fasi iniziali della malattia. Esiste un esame semplice e non invasivo, la mappa (o topografia) corneale, che consente una diagnosi molto precoce; questo esame dovrebbe essere effettuato in tutti i pazienti giovani che lamentano una riduzione anche lieve de visus .
Un cheratocono diagnosticato nelle fasi iniziali potrà quindi essere bloccato con il cross-linking e, ove necessario , la cornea potrà essere rimodellata con il laser a eccimeri.