Dal Governo

ANTEPRIMA/ Via libera del Consiglio dei ministri al Ddl omnibus del ministro Lorenzin: nuovi Ordini, epidurale nei Lea e stretta sul fumo, elettronico e non

di Manuela Perrone

Sperimentazione clinica, riforma degli Ordini, epidurale nei Lea, sicurezza alimentare e corretti stili di vita: la ministra della Salute Beatrice Lorenzin va all'attacco delle grandi incompiute - finora - del Ssn e incassa dal Consiglio dei ministri di oggi (leggi il comunicato ) il via libera a un disegno di legge in 28 articoli su «Disposizioni in materia di sperimentazione clinica dei medicinali, di riordino delle professioni sanitarie e formazione medico specialistica, di sicurezza alimentare, di benessere animale, per la promozione della prevenzione e di corretti stili di vita».

Il premier Enrico Letta plaude al provvedimento «ampio e corposo che cerca di raccordare molti testi pendenti nelle commissioni sanità di Camera e Senato». «Il Ddl farà discutere», ha detto in conferenza stampa a Palazzo Chigi. «Ma contiene alcuni passaggi molto importanti sulla conferma e l'inasprimento del divieto di fumo, che noi consideriamo necessario in particolare nelle pertinenze degli edifici scolastici, luogo dove questo divieto spesso viene aggirato».

Riforma degli Ordini. Arriva la riforma degli Ordini professionali sotto forma di riscrittura di parte (capi I, II e III) del Dlgs del Capo provvisorio dello Stato 233/1946. Il Ddl conferma ovviamente gli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, dei veterinari e dei farmacisti. Pone poi sotto il controllo del ministero della Salute – introducendoli nel relativo articolo – gli Ordini di biologi e psicologi. E prevede la costituzione degli Ordini degli infermieri, delle ostetriche, dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (in questo Ordine rientreranno anche gli assistenti sanitari, oggi con un albo a sé). I tre Ordini delle professioni, insomma, presenti già in tutti i Ddl all'esame del Senato. Tra le novità c'è la definizione degli Ordini come organi sussidiari dello Stato, dotati di autonomia patrimoniale, finanziaria, regolamentare e disciplinare, ai quali, tuttavia, non si estendono le norme di contenimento della spesa pubblica. Tutti sono sottoposti alla vigilanza del ministero della Salute.
All'interno degli Ordini è prevista la creazione di albi per le singole professioni e gli Ordini saranno rappresentati a livello nazionale dalle relative Federazioni, sia regionali che nazionali, queste ultime con sede a Roma e compiti di indirizzo e coordinamento e supporto amministrativo degli Ordini e delle Federazioni regionali. Le Federazioni nazionali provvederanno anche all'aggiornamento dei codici deontologici, in particolare per quanto riguarda le attività di équipe multi professionali.

Lotta all'abusivismo e alle strutture "lager". Il testo introduce varie modifiche al Codice penale per inasprire le pene a carico di chi esercita abusivamente la professione sanitaria. In particolare si prevede l'aumento della pena ex articolo 348 Cp da un terzo alla metà e la confisca dei beni usati per commettere il reato. «Il fenomeno dell'abusivismo in sanità è una vergogna», ha commentato la ministra. «Solo per quanto riguarda l'odontoiatria si stima che siano 15mila i dentisti falsi. Per questo abbiamo introdotto un'aggravante di reato e una nuova misura oltre a quella pecuniaria: il sequestro dei beni destinati alla professione, che vengono dati a strutture pubbliche e private che curano persone con difficoltà economiche e sociali». Anche per i reati contro la persona commessi in danno degli ospiti di strutture sanitarie o sociosanitari residenziali o semiresidenziali è prevista l'aggravante.

Sperimentazioni cliniche. La bozza di Ddl delega il Governo ad adottare, entro dodici mesi, uno o più decreti legislativi per il riassetto delle norme vigenti in materia di sperimentazioni cliniche dei farmaci per uso umano. I decreti delegati dovranno tra l'altro individuare una serie di elementi: i requisiti dei centri autorizzati ai trial interventistici dalla fase 0 alla fase IV; le modalità per attivare e ottimizzare i centri dedicati agli studi di fase I, sia sui pazienti sia sui volontari sani (qui il Ddl raccomanda l'attenzione al genere, prescrivendo che pazienti e volontari siano «equamente ripartiti tra i due generi, ove applicabile»); la semplificazione degli adempimenti per la presentazione della domanda per il parere del comitato etico e la conduzione degli studi; la rideterminazione delle sanzioni per chi viola la legge.

Stop al dolore nel parto. La ministra Lorenzin recupera anche le vecchie proposte, annunciate e mai attuate, di aggiornare i livelli essenziali di assistenza inserendo tra le prestazioni gratuite a carico del Ssn il controllo del dolore nel travaglio-parto con «tecniche di anestesia locoregionale». Questa norma, ha precisato Lorenzin, «interessa il 53% della popolazione italiana, cioè le donne, e arriva con un po' di ritardo rispetto agli altri Paesi europei».

Fumo e sigarette elettroniche. Nel provvedimento sono poi previste disposizioni che confermano il divieto di utilizzo di sigarette elettroniche per i minorenni (con sanzioni da 1.500 a 9mila euro per chi le vende agli under 18) e il divieto in tutti i locali chiusi delle scuole. E sempre su questa linea ci sono nuove norme sulle etichette delle confezioni di sigarette elettroniche con presenza di nicotina, sulle cartucce e sulle ricariche che dovranno riportare chiaramente la composizione dei liquidi e la concentrazione di nicotina nonché specifiche avvertenze sui rischi per la salute. Sarà compito di un decreto apposito, adottato di concerto con il ministro dello Sviluppo economico, fissare modalità e criteri per regolamentare la pubblicità delle e-cig.
Quanto al fumo in generale, il Ddl estende il divieto di fumo anche alle aree aperte delle scuole. Cancellato, per ora, il divieto di fumo in auto se sono presenti minori o donne in gravidanza che era previsto nel testo di entrata a Palazzo Chigi. «In Consiglio dei ministri abbiamo avuto una discussione su questo aspetto - ha spiegato Lorenzin - dunque preferiamo lasciar decidere su questo tema il dibattito parlamentare».

Testo unico per gli enti vigilati dalla Salute. Impignorabili i fondi per la ricerca. Il Governo dovrà emanare un testo unico della normativa vigentre sugli enti vigilati dal ministero della Salute (Istituto superiore di sanità, Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, Istituti zooprofilattici sperimentali e Lega italiana per la lotta contro i tumori). Obiettivo: sistemare la disciplina, oggetto di vari interventi legislativi.
L'impignorabilità rientra dalla finestra, ma stavolta soltanto per i fondi assegnati agli enti destinatari dei finanziamenti per la ricerca: sequestro e pignoramento, se effettuati, sono da ritenersi nulli.

Specializzandi. Affidato a un accordo Stato-Regioni il compito di definire le modalità per l'inserimento degli specializzandi del biennio conclusivo nelle aziende Ssn con graduale assunzione di responsabilità assistenziali fino alla completa autonomia nell'ultimo anno di corso.
«Ma spetta alla scuola di specializzazione e non alle Regioni la decisione su come impiegare gli specializzandi», ha puntualizzato la ministra dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza.

Farmacisti e farmacie . Modificato l'articolo 102 del Testo unico delle leggi sanitarie (RD n. 1265 del 1934) spianando la strada alle possibili declinazioni della farmacia dei servizi: previsto l'esercizio cumulato delle professioni o arti sanitarie e la loro compresenza in farmacia: esclusi solo (e come sempre) i prescrittori di medicinali che - in caso di accordi di partecipazione all'utile della farmacia - saranno puniti con una multa da 10mila a 50 mila euro. Affrontato anche il nodo del pensionamento dei titolari di farmacia, nato con le liberalizzazioni di Monti: chi ha raggiunto il requisito potrà essere temporaneamente sostituito da un farmacista iscritto all'albo.

Dirigenza sanitaria del ministero della Salute. Entra in pista l'equiparazione della dirigenza dirigenza sanitaria del ministero della Salute con quella del Ssn: avranno ruolo unico, parità di trattamento economico e di percorso di carriera.

Sicurezza alimentare e veterinaria. Il testo prevede un'altra delega, stavolta per il riassetto delle norme in materia di sicurezza degli alimenti e dei mangimi. Il presupposto è che il ministero della Salute sia il punto di contatto con gli organi europei, fatte salve le competenze del ministero delle Politiche agricole. I decreti delegati dovranno effettuare una ricognizione delle disposizioni esistenti, riordinarle e rivedere l'apparato sanzionatorio per armonizzarlo con i principi comunitari.
Tra le ulteriori novità, la nascita di un Sistema informativo nazionale veterinario per la sicurezza alimentare, la creazione di un'"anagrafe" degli stabilimenti degli operatori del settore alimentare che intendono esportare verso i Paesi terzi e il potenziamento dei controlli, anche sulle navi officina e sulle navi frigo. Il disegno di legge promuove inoltre l'uso del sale iodato per favorire la prevenzione del gozzo.

Cani: corsi per proprietari e alt ai bocconi avvelenati. Nel Ddl si delega il Governo ad adottare una disciplina organica in materia di tutela dell'incolumità delle persone relativamente all'aggressione dei cani e il divieto di utilizzo e detenzione di esche e bocconi avvelenati.
In particolare, l'Esecutivo dovrà definire i criteri per avere un cane e i comportamenti cui i "padroni" devono attenersi per essere rispettosi verso gli altri, con tanto di percorsi formativi ad hoc avviati dai Comuni. Sprint, infine, ai controlli per evitare l'uso improprio di sostanze tossiche e nocive, a specifici obblighi per i responsabili degli animali che muoiono per aver ingerito veleno e alle sanzioni per le strutture che maltrattano cani&Co. Più tutele anche per i cavalli: ogni manifestazione in cui vengono utilizzati, a eccezione di sfilate e cortei e di quelle negli impianti e nei percorsi autorizzati dalla Federazione sport equestri, deve garantire i requisiti di sicurezza, salute e benessere, pure per i fantini, verificati dalla commissione comunale o provinciale competente, integrata con un veterinario della Asl.