Dal Governo

ANTEPRIMA Specializzandi: pronto il decreto che istituisce la graduatoria unica nazionale

Una graduatoria unica nazionale per i medici che vogliono accedere alle scuole di specializzazione. La novità era nell'aria da tempo ma adesso, per la prima volta, è messa nero su bianco in un decreto legge sull'istruzione che il Governo si appresta a varare,forse già lunedì.

La rivoluzione è in poche righe che dovrebbero entrare nel Dlgs 368/1999 (sostituendo l'articolo 36, comma 1, lettera d): «All'esito delle prove è formata una graduatoria unica nazionale in base alla quale i vincitori sono destinati alle sedi prescelte, in ordine di graduatoria». Il Dl non dice di più, salvo aumentare da uno a tre anni la durata del Dpcm che stabilisce l'importo dei contratti per gli specializzandi.

Della necessità di rivedere l'assetto e le modalità di accesso alle scuole di specializzazione mediche si discute da anni. La bozza di regolamento ad hoc sfornata lo scorso anno, ferma al parere del Consiglio di Stato, prevedeva la formazione di graduatorie uniche per tipologie di scuola a livello macroregionale o nazionale (oggi le graduatorie sono per singolo ateneo). E adesso il Governo sembra aver scelto con decisione la strada della graduatoria nazionale. Una prima risposta alle associazioni, come il Segretariato italiano giovani medici (Sigm), che a maggio erano scesi in piazza per segnalare l'urgenza della riforma - il sistema attuale, sostiene il Sigm, è poco trasparente e non premia il merito - e chiedere un incontro alle ministre dell'Istruzione, Maria Chiara Carrozza, e della Salute, Beatrice Lorenzin.

Carrozza, con decreto n. 598 del 3 luglio 2013, ha istituito una commissione di studio apposita, che si è insediata a metà luglio, incaricata di elaborare proposte anche sul riassetto delle scuole di specializzazione di area sanitaria.