Dal governo

Farmindustria: tagli ricetta vecchia e dannosa


«Se le notizie stampa sui tagli alla farmaceutica fossero confermate, ci troveremmo di fronte a un dejà vu. La riproposizione di vecchie manovre contrarie alla crescita del settore che necessita invece della stabilità delle regole. Non va bene ad esempio individuare, ai fini del rimborso massimo del Servizio Sanitario Nazionale, gruppi di medicinali terapeuticamente assimilabili che addirittura possono comprendere contemporaneamente farmaci a brevetto scaduto e altri ancora sotto copertura brevettuale». Lo sostiene Farmindustria in una nota perentoria in cui commenta le anticipazioni di Sanità24 sulle ipotesi relative alla Manovra per il 2015.
«Un approccio - sottolinea ancora l’associazione delle industrie farmaceutiche - che disconosce il valore della Ricerca e gli ingenti investimenti delle imprese. Sorprende poi anche la possibilità di ridurre i prezzi dei medicinali biotech, già venduti su base d'asta, con forti sconti al SSN e penalizzati da alti costi di ripiano previsti da tetti di spesa palesemente inadeguati. Trattare così le imprese farmaceutiche che con il loro impegno hanno fatto crescere export e occupazione fa male al Paese e alla sua economia».


© RIPRODUZIONE RISERVATA