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Expo 2015 scalda i motori: ecco la Carta di Milano

Presentata oggi la Carta di Milano, manifesto dell’Esposizione che aprirà i battenti il 1° maggio. Al centro il diritto al cibo (sostenibile) per tutti. E intanto al ministero della Salute si insedia il nuovo Comitato nazionale per la sicurezza alimentare (Cnsa). Presenti alla riunione di insediamento, oltre ai 56 componenti, la Dg degli organi collegiali per la tutela della salute, Gaetana Ferri, il Dg della Sanità animale e del farmaco veterinario, Silvio Borrello, e un rappresentante del Dg Prevenzione.
Il Cnsa è articolato in due sezioni, quella della sicurezza alimentare e quella consultiva delle associazioni dei consumatori e dei produttori in materia di sicurezza alimentare.
La prima sezione è stata riaggiornata dalla ministra della Salute con decreto del 10 aprile 2014 per renderla più rispondente alle esigenze di valutazione del rischio anche in vista di Expo. Il Cnsa ha in carico, infatti, la valutazione del rischio nella catena alimentare e fornisce, al più alto livello, consulenza tecnico-scientifica alle amministrazioni che si occupano di gestione del rischio, in primis al Ssn, in materia di sicurezza alimentare, qualificando in tal modo, ulteriolmente, l’eccellenza dell'agro-alimentare italiano.
Presidente della sezione sicurezza alimentare è stato nominato all’unanimità il professor Giorgio Calabrese.

L’intervento del ministro Maurizio Martina, pubblicato su “La Stampa”. Oggi, nel mondo, circa 800 milioni di persone soffrono di fame cronica e più di due miliardi di persone sono malnutrite. Eppure ogni anno 1,3 miliardi di tonnellate di cibo viene sprecato, mentre le risorse della terra, le foreste e i mari sono sfruttati in modo insostenibile.
Una delle maggiori sfide dell’umanità è quella di nutrire, attraverso processi inclusivi e partecipativi, una popolazione in costante crescita, senza danneggiare l’ambiente e di affermare con forza che il diritto al cibo sano, sufficiente e nutriente è un diritto umano fondamentale.
Come si può vincere questa sfida globale? Impegnandoci in prima persona, come cittadine e cittadini, come membri delle associazioni della società civile e come imprese per arrivare a un grande atto d'impegno, uno strumento di cittadinanza globale che afferma il diritto al cibo come diritto umano fondamentale verso i prossimi Obiettivi del Millennio delle Nazioni Unite.
E impegnandoci a chiedere alle istituzioni locali, nazionali e internazionali di assumere precise iniziative.
La Carta di Milano è questo: un manifesto concreto e attuabile che coinvolge tutti, donne e uomini, cittadini di questo pianeta, nel combattere la denutrizione, la malnutrizione e lo spreco, promuovere un equo accesso alle risorse naturali e garantire una gestione sostenibile dei processi produttivi. La Carta di Milano, infatti, esplora il tema di Expo Milano 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” attraverso quattro prospettive interconnesse: cibo, energia, identità e dinamiche della convivenza.
La Carta inizia con l'analisi della realtà del nostro mondo globalizzato e un esame di come stanno le cose: è il momento della consapevolezza e della ricognizione delle ingiustizie del mondo contemporaneo. Quindi la Carta si snoda attraverso una riflessione e una discussione su come vorremmo che la situazione si sviluppasse e che cosa dobbiamo fare affinche il pianeta si avvii sulla strada di una dimensione più sostenibile: questa è la parte degli impegni delle cittadine e dei cittadini, delle associazioni e delle imprese che si assumono responsabilità in prima persona e chiedono anche ai governi e alle istituzioni di impegnarsi, al fine di contribuire agli Obiettivi per uno Sviluppo Sostenibile individuati dalle Nazioni Unite.
La fondamentale importanza delle questioni chiamate in causa dal tema di Expo Milano 2015 è evidente: è in gioco il disegno di un futuro diverso e migliore. Firmare la Carta di Milano è un atto di partecipazione attiva alla costruzione di questo futuro.


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