Dal governo

Coordinamento Stato-Regioni: fuori Veneto, dentro Emilia Romagna?

«È molto probabile che ci tolgano il coordinamento della Sanità nell'ambito della conferenza Stato-Regioni». Lo ha detto Luca Coletto, assessore alla Salute della Regione Veneto. Ma a questa ipotesi si affianca un’indiscrezione raccolta dai nostri microfoni. A prendere il posto del Veneto potrebbe essere l’Emilia Romagna.

«Nel luglio 2014 le Regioni siglarono col governo il Patto della salute», ha ricordato Coletto, «con il quale si stabiliva che i risparmi che si realizzavano in sanità rimanevano all'interno della spesa sanitaria e gli importi annuali del fondo sanitario nazionale». Ma precisa ancora Coletto: «Ora la manovra ci chiede di insistere, ma così li trasforma tutti in tagli indiscriminati».

«La nostra estromissione dal ruolo-guida sulla sanità nella conferenza Stato-Regioni è una conseguenza politica delle ultime elezioni regionali. La materia assorbe l'80% dei bilanci regionali, le Regioni di centrosinistra se la riprendono. Ma è una beffa, aggiunta al danno dei nuovi tagli lineari, indiscriminati, che il Veneto subirà nonostante sia una regione-modello in questo campo. Basti pensare che il nostro parametro di ospedalizzazione è dell'89 per mille, contro una media nazionale del 140», afferma Coletto. «Eppure la logica dei costi standard e' completamente rinnegata e si infliggono gli stessi tagli a tutti. Il risultato e' che si sta portando la sanita' italiana pericolosamente vicina alla Grecia e al limite di rapporto pil-investimenti del 6%, indicato come la soglia sotto la quale comincia a scendere l'aspettativa di vita degli assistiti, contro il 9% dedicato dai paesi piu' avanzati, come l'Olanda».


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