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Influenza, calano le vaccinazioni. Per l’Iss è colpa di allarmi infondati

Vaccinazioni contro l'influenza in discesa libera negli ultimi 5 anni. La copertura vaccinale è calata infatti di sei punti percentuali nella popolazione generale. L’allarme proviene dall’Istituto superiore di Sanità. «Nella stagione 2009/2010 - si legge in una nota - si attestava infatti al 19,6% contro il 13,6% del 2014/2015. Due punti percentuali netti sono stati persi lo scorso anno. La copertura nel 2013/2014 si attestava, infatti, al 15,6%. Lo scarto maggiore nel quinquennio si registra tra la stagione 2009/2010 (19,6%) e la stagione 2011/2012 (17,8%). Siamo quindi tornati ai livelli di inizio anni 2000, quando le coperture vaccinali erano decisamente basse». Le coperture relative alla popolazione anziana (età superiore ai 65 anni, a maggiore rischio) hanno seguito lo stesso trend, ovviamente su percentuali maggiori. La copertura vaccinale negli anziani, che era al di sotto del 50% prima del 2000, era cresciuta, fino a toccare una punta massima del 68,3%, nel 2005/2006, per poi scendere a partire dalla stagione successiva a quella dell'anno pandemico (il 2009), ma restando al di sopra del 60% fino al 2011/2012, per poi crollare dal 55,4% del 2013/2014 al 48,6% del 2014/2015.

Alt agli allarmismi
«La causa del trend negativo è imputabile in parte a falsi allarmi legati a presunti danni da vaccino o impurità presenti in alcuni lotti», afferma Walter Ricciardi, presidente dell'Istituto superiore di Sanità. Ma «in nessun caso - continua - questi allarmi sono stati confermati. Anzi, ci sono diversi studi che mostrano un effetto protettivo del vaccino, sia fra i bambini di età compresa fra i 6 mesi e i 2 anni (per i quali comunque la vaccinazione non viene raccomandata in Italia), che nelle persone a rischio di complicanze».

«In particolare, oltre a ridurre il rischio diretto di gravi complicanze, talvolta letali, insorgenti nel corso di un attacco influenzale - prosegue Ricciardi - il vaccino è in grado di ridurre il rischio di eventi cardiovascolari, come mostrato da studi sperimentali ed osservazionali condotti in diversi gruppi di popolazione». Nella letteratura scientifica le evidenze a favore della vaccinazione anti-influenzale sono molte e più che convincenti, si legge ancora nella nota Iss. «Secondo i dati oggi disponibili, relativamente al vaccino si evince che: non esiste alcun motivo per non supportare le campagne di vaccinazione anti-influenzale, soprattutto negli anziani e nelle persone a rischio di complicanze; è bene raggiungere coperture vaccinali elevate per ottenere un effetto di gregge tale da ostacolare la circolazione del virus nella comunità; il vaccino in alcuni casi è un vero e proprio salvavita ed è uno strumento attraverso il quale si ottiene un risparmio, sia in termini di giorni di malattia evitati, che di riduzione di ospedalizzazioni e trattamenti antibiotici», conclude la nota.

Sicurezza dei lotti
I vaccini antinfluenzali sono sicuri perché, prima di esseri messi a disposizione, ciascun lotto viene sottoposto a un rigido controllo sia da parte dell'azienda che lo produce, che dalle agenzie regolatorie dei vari paesi europee. Per questo i timori sull'eventuale pericolosità dei vaccini sarebbero infondati, mentre i rischi della mancata immunizzazione sono reali, specie per le persone più vulnerabili.

Nel nostro paese, ogni anni vengono commercializzati 10 prodotti di vaccino antinfluenzale, dei quali mediamente 50 lotti sono rilasciati da laboratori di altri paesi dell'UE. Il Laboratorio Italiano di Controllo ogni anno mediamente controlla e rilascia circa 60 lotti di vaccino antinfluenzale, destinati sia al mercato italiano che a quello europeo. Sui circa 50 lotti importati da altri paesi UE e immessi sul mercato, il Laboratorio Italiano effettua una verifica su alcuni lotti a campione (nel 2014 sono stati campionati 8 lotti presenti sul mercato). A effettuare i controllo in Italia è il Centro Nazionale per la Ricerca e la Valutazione dei farmaci Immunobiologici dell'Iss. Gli esperti del centro valutano la documentazione di produzione e controllo di ciascun lotto inviata dalla ditta nella quale sono dettagliati sinteticamente ma esaustivamente i principali passaggi critici del processo produttivo. Inoltre, l'Iss effettua campionamenti periodici di vaccino antinfluenzale da farmacie, ospedali e distributori per confermare il rispetto delle regole. Da almeno 10 anni nessuno dei lotti e' mai stato trovato fuori dei valori delle specifiche approvate. Al contrario, diversi studi hanno dimostrato quanto sia pericoloso non vaccinarsi contro l'influenza. In una meta-analisi di 8 trial condotti su persone con o senza malattie cardiovascolari, il vaccino anti-influenzale è risultato ridurre la mortalità cardiovascolare in maniera significativa. Ancora, in 6 studi su pazienti a rischio cardiovascolare, è stato osservato un minor rischio di eventi cardiovascolari gravi nelle persone vaccinate rispetto ai non vaccinati. Infine, in una meta-analisi condotta su individui anziani, il vaccino ha mostrato un’efficacia di circa l'80 per cento nel ridurre ospedalizzazioni, polmoniti e mortalità da tutte le cause.


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