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Stabilità/ Governo riformula emendamento assunzioni. Rientrato allarme?

«Si sta riformulando l'emendamento che riguarda le assunzioni, per garantire la possibilità che per l'inizio dell'anno le Regioni possano avviarle la campagna di assunzioni», ha affermato Federico Gelli, deputato del Pd e relatore del Ddl sulla responsabilità professionale del personale sanitario. Potrebbe dunque rientrare l'allarme sull'assunzione di 6.000 tra medici e infermieri del Servizio sanitario nazionale (Ssn), a rischio dopo il passo indietro delle ultime ore con lo stop dell'emendamento alla legge di stabilità con le norme sulla responsabilità professionale dei medici. L'idea dell'Esecutivo era di anticipare i fondi per queste assunzioni, necessarie dopo le nuove normative sull'orario di lavoro dei medici, con i risparmi che si stimava di ottenere con le norme a valenza economica del Ddl sul rischio clinico inserite nella legge di stabilità. Ma lo stop dell'emendamento sul rischio clinico ha vanificato questa strada. Ora il Governo è intenzionato a «mantenere sostanzialmente il principio di pianificare con le Regioni, entro febbraio, il fabbisogno del personale rispetto alla copertura dei servizi H24 che necessitano della presenza garantita di medici e infermieri alla luce del recepimento della direttiva Ue sull'orario di lavoro. Entro una data che verrà stabilita nell'emendamento a cui si lavora in queste ore, le Regioni avranno poi la possibilità di bandire concorsi con il principio del 50% nuove assunzioni e 50% stabilizzazione di precari. Questi bandi dovrebbero essere pubblicati entro fine dell'anno - sottolinea il deputato - Per coprire il range temporale tra l'inizio dell'anno e l'ingresso in servizio dei nuovi assunti a tempo indeterminato, bisognerà coprire questi mesi dando l'autorizzazione alle Regioni di assumere a tempo determinato il personale necessario».


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