Dal governo

Assobiomedica: serve una nuova cultura dell’innovazione

«Per garantire la sostenibilità, ma anche il rinnovamento del nostro sistema sanitario, è necessario un cambio di rotta che preveda una profonda riorganizzazione del sistema ospedaliero, lo sviluppo dell'assistenza territoriale e domiciliare, l'introduzione di percorsi diagnostico-terapeutici-assistenziali per specifiche patologie, oltre alla diffusione di dispositivi innovativi e di qualità che tengano conto delle esigenze di pazienti e operatori medico-sanitari. Occorre dunque oggi più che mai spendere meglio, usare le tecnologie con appropriatezza, ma anche credere nella filiera della salute come fattore di sviluppo sociale ed economico per il Paese». Sono queste le proposte lanciate dal presidente di Assobiomedica, Luigi Boggio, in occasione del suo intervento all’apertura della Conferenza nazionale dei dispositivi medici in corso a Roma.
«Troppo spesso – ha detto Boggio - si associa all’innovazione di dispositivi e tecnologie mediche un aumento della spesa sanitaria, dovuto al fatto che si valutano prevalentemente i costi di un singolo capitolo di spesa senza considerare i risparmi derivanti nel medio termine da minori tempi di ospedalizzazione, diagnosi precoci ed efficientamento del sistema. Per ottenere questi benefici è invece necessario cambiare mentalità e considerare la spesa un investimento altrimenti si rischia di non riuscire a coniugare sostenibilità e innovazione. E purtroppo nel nostro Paese non esiste ancora un sistema armonico che garantisce l'ingresso tempestivo, appropriato e sostenibile dell'innovazione a beneficio dei pazienti».
«È necessario – ha concluso Boggio - che il Ssn si doti di nuove modalità di valutazione e riconoscimento dei dispositivi innovativi appena immessi sul mercato e contiamo che la cabina di regia e il tavolo dell’innovazione istituite dal ministro della Salute riescano a individuare un sistema di governo dell'innovazione che definisca omogenei percorsi di valutazione delle nuove tecnologie e individui modelli di governance per i dispositivi realmente innovativi. In questo modo sarebbe garantita una gestione appropriata e razionale delle risorse, favorendo al tempo stesso l’accesso dei cittadini alle cure innovative».


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