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Dispositivi medici: la spesa annuale cresce e va a 5,6 mld (+2%). Crollo degli impiantabili attivi (-10,2). Ecco il rapporto del ministero

di L.Va.

È stato presentato oggi al ministero della Salute il Rapporto sulla spesa rilevata dalle strutture sanitarie pubbliche del Ssn per l'acquisto di dispositivi medici, le informazioni relative al consumo e alla spesa nazionale e regionale per dispositivi medici a partire dall'anno 2012. I dati sono stati illustrati, in occasione dell'VIII Conferenza nazionale sui dispositivi medici in corso a Roma. I costi sostenuti nel 2014 per l'acquisto di dispositivi medici ammontano a circa 5,7 mld di euro e rappresentano il 36,4 %, del costo complessivo dei beni sanitari che, nello stesso periodo, ammonta a 15,6 mld di euro.
Con riferimento ai dispositivi medici, i dati rilevati a consuntivo mostrano una crescita del 1,8 % rispetto al 2013; un aumento, quindi, più contenuto rispetto alla variazione percentuale del 4,8% registrata nel 2013 rispetto al 2012.

Quasi 2mln dispositivi medici sequestrati da Nas in due anni
Da sonde a siringhe, da cateteri a protesi: sono stati un milione 827mila i dispositivi medici sequestrati dai Nas in soli due anni, dal 2013 al 2015. è stato il generale C laudio Vincelli, comandante dei Nas. Nello specifico, ha sottolineato Vincelli, «sono state 1.431 le ispezioni effettuate dall'Arma dei Carabinieri e in 322 casi sono emerse non conformità. Le persone segnalate all'autorità giudiziaria sono state 133, 9 quelle arrestate, 410 le sanzioni penali comminate, 180 quelle amministrative». Diversi i motivi delle irregolarità rilevate. «Si va dall'acquisto di dispositivi scaduti all'utilizzo improprio, dalla frode in commercio alla contraffazione, dalla truffa al Sistema Sanitario Nazionale, passando per mancanza o invalidità del marchio di conformità CE. Ma anche pubblicità irregolare o informazioni non corrette».

Variabilità regionale della spesa
L'analisi dei dati regionali evidenzia tuttavia, anche nel 2014, un'elevata variabilità nell'andamento dei costi sostenuti per le tre categorie di dispositivi, con una riduzione degli impiantabili attivi, bilanciata dall'incremento dei dispositivi diagnostici in vitro (IVD).

Il Rapporto consente di far il punto sulla completezza e profondità del patrimonio informativo disponibile in Italia per il monitoraggio del settore dei dispositivi medici, in termini di offerta del mercato (attraverso il sistema Banca Dati e Repertorio) e della domanda soddisfatta da parte delle strutture pubbliche del Servizio Sanitario Nazionale (attraverso il Flusso informativo per il monitoraggio dei consumi).
Il 2014 è stato soprattutto l'anno in cui si è raggiunta la copertura totale delle aziende sanitarie italiane nella trasmissione dei dati relativi al consumo dei dispostivi medici e ciò ha consentito di rilevare oltre 3,6 miliardi di euro di spesa, con un incremento di oltre 400 milioni di euro, pari al +12,6% rispetto al 2013.

L'incremento nella rilevazione ha riguardato tutte regioni e tutte le categorie CND, sia pure in misura diversificata. Utilizzando i costi riportati nei Modelli CE come riferimento per stimare la completezza di rilevazione del flusso consumi, il tasso di copertura per l'anno 2014 risulta pari all'82,2%, evidenziando un deciso miglioramento rispetto all'anno 2013, in cui il tasso di copertura era pari al 76,5%.

Le fonti dei dati utilizzati per la redazione del rapporto sono:
• la Banca Dati e Repertorio dei dispositivi medici in Italia (RDM);
• il Flusso informativo per il monitoraggio dei consumi dei dispositivi medici direttamente acquistati dal Servizio sanitario nazionale (Flusso Consumi);
• i nuovi modelli di rilevazione economica «Conto economico» (CE) delle aziende del Servizio sanitario nazionale delle aziende sanitarie.


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