Dal governo

Ricetta elettronica valida su tutto il territorio nazionale: ecco il Dpcm in Gazzetta

di Ro. M.

Dal primo gennaio di quest’anno il prelievo dei medicinali prescritti su ricetta elettronica può avvenire presso qualsiasi farmacia pubblica e privata convenzionata con il Ssn del territorio nazionale. Lo prevede il Dpcm pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 31 dicembre scorso che dà attuazione a quanto previsto dal dl 179/2012 e detta le modalità di compensazione tra regioni del rimborso della ricetta farmaceutica dematerializzata.

La ricetta digitale è diffusa in modo molto disomogeneo tra le varie aree del paese ma secondo le recenti stime di Promofarma ( società commerciale e di servizi di Federfarma) entro metà del 2016 le Regioni dovrebbero assestarsi sul 70-80% di utilizzo. Problemi tecnici di attuazione non mancheranno di certo ma intanto le regole sono entrate in vigore ufficialmente e questo dovrebbe facilitare i cittadini che si spostano per studio o per lavoro, permettendogli di ritirare in qualunque farmacia i farmaci che gli sono stati prescritti dal suo medico.

Per consentire alla farmacia che dispensa il medicinale di riscuotere l’eventuale quota di partecipazione a carico dell’assistito vigente nella sua regione di appartenenza, quest’ultima deve assicurare la trasmissione tempestiva delle informazioni per via telematica al Sistema tessera sanitaria che a sua volta le comunicherà alla farmacia. Nel caso in cui la farmacia non disponga dell’informazione per impossibilità di accedere al Sistema tessera sanitaria o agli eventuali sistemi regionali autorizzati, «la farmacia applica la quota di partecipazione valida nella regione di erogazione». Le modalità tecniche per la trasmissione dei dati saranno disponibili a fine gennaio sul sito www. sitemats.it.

La farmacia che eroga i medicinali prescritti su ricetta elettronica a un cittadino residente fuori regione chiede quindi il rimborso alla Asl territorialmente competente. La compensazione tra la Regione che ha erogato il farmaco e la Regione di residenza dell’assistito avviene «secondo i criteri e le modalità specificamente previsti da un apposito Accordo interregionale per la compensazione per la compensazione della mobilità sanitaria».

Per una fase transitoria che non potrà andare oltre il 31 dicembre 2017 le modalità previste dal Dpcm non si applicano a tutti i farmaci con piano terapeutico Aifa e ai farmaci distribuiti attraverso modalità diverse dal regime convenzionale.


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