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Visite mediche, dentisti, analisi: ecco quali spese «e quando» arriveranno al 730 precompilato

di Marco Mobili e Giovanni Parente

Una proroga light per l'invio dei dati delle spese mediche (è il caso per esempio di visite mediche, dentisti, analisi diagnostiche) destinati al nuovo 730 precompilato per non stravolgere il calendario delle dichiarazioni 2016 e soprattutto non mettere a rischio ritardi gli eventuali rimborsi dei dipendenti e pensionati. L'agenzia delle Entrate, con un comunicato , ha annunciato che ci sarà tempo «fino al 9 febbraio 2016 per l'invio al Sistema Tessera Sanitaria dei dati relativi alle spese sanitarie e ai rimborsi effettuati nel 2015 per prestazioni non erogate, o parzialmente erogate». Medici, farmacie, strutture sanitarie eccetera avranno, dunque, più tempo per inviare i dati relativi alle spese sanitarie del 2015.
La mini-proroga trascina in avanti, sempre di 8 giorni, anche il termine per il rispetto della privacy su dati sensibili come sono quelli sanitari. L'agenzia rende noto, infatti, che slitta al 9 marzo 2016 il termine entro cui i contribuenti potranno comunicare all'Agenzia il proprio rifiuto all'utilizzo delle spese mediche sostenute nell'anno 2015 per l'elaborazione del 730 precompilato. In questo modo, resta ampiamente tutelata la privacy dei contribuenti visto che il sistema adottato non subirà nessuna modifica. Questo sistema prevede la possibilità per l'assistito di esercitare l'opposizione direttamente all'Agenzia fino al 31 gennaio 2016 e dal 10 febbraio al 9 marzo 2016 accedendo direttamente all'area autenticata del sito web del

Sistema tessera sanitaria
Il comunicato delle Entrate menziona anche le «farmacie» tra i soggetti tenuti all'invio dei dati entro la scadenza ora prorogata al 9 febbraio. Tuttavia la direttrice dell'Agenzia, Rossella Orlandi, in audizione in commissione di vigilanza sull'Anagrafe tributaria ha sottolineato come le spese farmaceutiche potrebbero non rientrare nel prossimo 730 precompilato: «C'è un problema con le farmacie, alcune associazioni di categoria nonostante la legge hanno equivocato sul termine e non hanno conservato parte degli scontrini». E in diversi casi «la memoria è stata cancellata e le informazioni sono irrecuperabili».

Il mancato arrivo delle spese farmaceutiche rischia però di compromettere la capacità del dato indicato nel 730 precompilato di fotografare integralmente i costi effettivamente sostenuti che danno diritto alla detrazione del 19% per cento. Questo obbligherà molti contribuenti destinatari della precompilata (pensionati e dipendenti) a dover integrare o modificare il dato indicato per avere il bonus su tutte le spese sanitarie sostenute nel 2015. L'integrazione fa perdere i vantaggi connessi alla «protezione» dai controlli formali.
Non ci sono solo le spese mediche in arrivo nel 730 precompilato. Il Dm del Mef diffuso lunedì scorso stabilisce l'obbligo per le università statali e non statali di comunicare entro il 28 febbraio alle Entrate (nel 2016 il termine slitta a lunedì 29 febbraio) per ogni studente le spese sostenute per la frequenza di corsi, inclusi quelli relativi a master, dottorati e scuole di specializzazione (spese per cui è prevista la detrazione dall'Irpef nella misura del 19%). Entro la stessa data le ditte di onoranze funebri dovranno trasmettere l'ammontare delle spese per i funerali che danno diritto alla detrazione del 19% «con l'indicazione dei dati del soggetto deceduto e dei soggetti intestatari del documento fiscale».


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