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Vaccini, l’allarme della Salute per la seconda dose «trivalente»

Resta lontano l’obiettivo del 95% di vaccinazioni in Italia per morbillo, rosolia e parotite. Lo confermano i dati diffusi oggi dal ministero della Salute sulla “seconda dose” della vaccinazione trivalente, che confermano il trend discendente già rilevato pochi mesi fa sulla prima somministrazione. Secondo i dati la media nazionale di copertura della seconda dose nel 2014 è risultata intorno all'82,5%, in calo rispetto all'84% del'anno precedente. Nessuna regione arriva al 95%, con l'Umbria che risulta la più virtuosa con il 92,3% (era al 94% nel 2013) seguita da Emilia Romagna, che passa però dal 92% al 91%, Piemonte e Lombardia, entrambe poco sopra il 90%. I dati peggiori si hanno per la Sicilia, intorno al 65,6% di copertura ma in aumento del 10%, Calabria (65,7%) e Campania (73,9%). La seconda dose, spiega il sito del ministero, si dà di solito a 5-6 anni, secondo il Piano nazionale per l'eliminazione di morbillo e rosolia congenita.

«Il Piano individua il raggiungimento di una copertura vaccinale di almeno il 95% per la prima dose (rilevata con le coperture a 24 mesi) e sempre del 95% per la seconda dose - sottolinea il ministero -. Purtroppo tali obiettivi non sono stati raggiunti, in nessuna regione italiana, anzi, è presente un trend in diminuzione della copertura, pressoché ovunque». Per il ministero, dunque, occorre incrementare le coperture «anche mediante interventi mirati ad aumentare, nella popolazione, la consapevolezza dell’importanza di questa vaccinazione per la prevenzione di casi gravi e decessi e per ricostruire la fiducia dei genitori in questo vaccino, che ha un ottimo profilo di efficacia e sicurezza».

L’eliminazione del morbillo, della rosolia e della rosolia congenita sono obiettivi del Piano nazionale per l’eliminazione del morbillo e della rosolia congenita 2010-2015 sancito come accordo del 13 novembre 2003 in Conferenza Stato-Regioni e aggiornato con l’intesa del 23 marzo 2011, nella medesima Conferenza.
Il Piano è stato predisposto sia per evitare il verificarsi di nuove epidemie di morbillo, dopo quella che, tra il 2002 ed il 2003, ha causato oltre 40mila casi, centinaia di ricoveri ospedalieri, decine di casi complicati e 8 decessi in soggetti di età infantile e adolescenziale, sia per recepire le raccomandazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità, che ha l'obiettivo di eliminazione del morbillo e della rosolia congenita dall’Europa.

Per raggiungere questi obiettivi, il calendario vaccinale in vigore nel nostro Paese prevede l'offerta attiva e gratuita della vaccinazione Mpr, mediante somministrazione di due dosi così come avviene in molti altri Paese: la prima a 15 mesi, la seconda in età prescolare.


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