Dal governo

Opg, arriva il commissario straordinario unico: la nomina venerdì al Cdm

di Lucilla Vazza

In arrivo il commissario unico per le 5 o al massimo 6 regioni inadempienti rispetto al piano di superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari. La nomina potrebbe arrivare già venerdì quando la questione sarà posta al Consiglio dei ministri dai due ministri competenti, Lorenzin per la Salute e Orlando per la Giustizia. E c’è da credere che domani di questa situazione se ne discuterà alla Conferenza Stato-Regioni, convocata dal presidente emiliano Bonaccini per le 14,30.

Sono ancora 164 gli internati negli Opg in 8 regioni italiane nelle quali non è stata rispettata la data prevista per la chiusura fissata al 31 marzo scorso dalla legge 81 del 2014. Le regioni più indietro sono Veneto, Piemonte, Toscana, Abruzzo, Lazio, Campania, Calabria e Puglia. A questo punto, dopo i solleciti dei mesi scorsi, le lettere di diffida partite dall’organismo di coordinamento per il superamento presieduto dal viceministro Vito De Filippo, i tempi sono maturi per il commissariamento. A finire nel mirino ci sarebbero le cinque o sei Regioni più in ritardo con la riforma. Ieri si è discusso a Palazzo Chigi, in coordinamento tra ministero della Giustizia e quello con la Salute, su come intervenire. Il lavoro del Governo ora è tutto concentrato sulle nomine dei commissari. La sanzione arriverà alle Regioni che non hanno dimostrato sufficiente “buona volontà” e sono più in ritardo con l’attivazione delle Rems e di conseguenza con una presenza più significativa di pazienti-detenuti negli Opg.

In una nota, il coordinamento stopOpg, in prima linea da sempre per il superamento degli ex manicomi criminali, ha richiamato il Governo alle sue responsabilità per le inadempienze: «Solo Napoli Secondigliano è stato chiuso. Gli altri Opg (Reggio Emilia, Montelupo Fiorentino, Aversa e Barcellona Pozzo di Gotto), pur con un numero ridotto di persone internate, sono ancora aperti. Quello di Castiglione delle Stiviere ha solo cambiato targa “trasformandosi” da Opg in Rems con oltre 200 internati. A quasi un anno dalla data fissata per la chiusura (31 marzo 2015) il ritardo accumulato per responsabilità delle regioni inadempienti si somma ora a quello del Governo che indugia inspiegabilmente nella nomina del commissario». Perché per StopOpg «Il Commissario deve intervenire per garantire ad ogni internato la dimissione e poter chiudere così gli Opg, ma soprattutto dovrà occuparsi della corretta applicazione della legge 81/2014, che indirizza gli interventi verso progetti di cura e riabilitazione individuale da svolgersi preferibilmente senza misura di sicurezza detentiva».


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