Dal governo

Sanità online e rete di assistenza, interviene il Garante

di Red. San.

Il Garante per la Privacy è intervenuto in due questioni di ambito sanitario. Nella prima ha bloccato gli accessi illeciti al portale di una Asl . Il provvedimento è arrivato dopo la scoperta che chiunque poteva consultare e modificare i dati degli assistiti che si erano registrati al portale della struttura. Il Garante è quindi intervenuto d'urgenza per fermare la violazione della riservatezza. L'anomalia era stata scoperta per caso da un utente mentre utilizzava i servizi online offerti dall'Azienda sanitaria. Per accedere ai dati di altre persone: era sufficiente compilare a caso - anche inserendo parte di un nome o di un cognome - uno dei campi di ricerca presenti nella sezione dedicata agli assistiti per consultare tutte le schede anagrafiche trovate, nelle quali erano riportati l'indirizzo di residenza, il codice fiscale o il numero di telefono degli assistiti. Non solo, ma si potevano modificare i dati o cancellare l'account delle persone che si erano registrate sul sito. L’Azienda sanitaria ha a sua volta bloccato l'accesso indiscriminato ai dati. Nel secondo caso, il Garante ha dato parere favorevole - anche se condizionato a modifiche e integrazioni - a uno schema di decreto del ministero della Salute per l'istituzione del sistema informativo per il Monitoraggio della Rete di Assistenza (Mra), nell'ambito del Nuovo Sistema Informativo Sanitario (Nsis). È prevista un'unica anagrafe nazionale di tutte le strutture della rete sanitaria (Asl, strutture di ricovero autorizzate, strutture territoriali accreditate, farmacie pubbliche e private convenzionate, strutture territoriali autorizzate e non accreditate, medici di medicina generale e pediatri di libera scelta convenzionati con il Sistema sanitario nazionale). Il Garante ha segnalato l'esigenza di apportare modifiche e integrazioni per conformare il testo alle garanzie in materia di protezione dei dati personali.


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