Dal governo

Vertenza salute, Aaroi-Emac: «Se il Governo non mantiene gli impegni riprenderemo la protesta»

di Alessandro Vergallo (presidente nazionale Anestesisti Rianimatori Aaroi-Emac)

Dopo la responsabile scelta odierna, concretizzatasi da parte del Governo in diversi importanti impegni programmatici finalizzati a relazioni sindacali corrette e costruttive, da parte delle OO. SS. di accordare a tali impegni la fiducia necessaria per avviare finalmente i lavori di confronto, per parte nostra si prosegue comunque nelle iniziative, già programmate, di sensibilizzazione sulle tematiche alla base della “vertenza sanità”.

Saranno quindi svolte le assemblee aziendali in orario di lavoro, già programmate fino al 16 Marzo per dare notizia dell'evoluzione della trattativa, così come proseguirà la preparazione delle grandi Manifestazioni Nazionali che, come quella tenutasi a Napoli il 20 febbraio per il Sud, si terranno una al Nord ed una al Centro.

Pur ritenendo apprezzabilmente positiva l'apertura del Governo, manteniamo alta l'attenzione perché una vertenza che dura da anni e che ha ridotto la capacità di risposta del SSN alle richieste di salute dei cittadini, anche attraverso una pesante riduzione dei servizi, degli operatori e delle loro condizioni di lavoro, ha bisogno di atti concreti e soprattutto di finanziamenti. Il Governo e, soprattutto le Regioni, finora, non hanno dato il buon esempio.

Oggi c'erano due strade:
1 - perseguire comunque l'iniziativa dello sciopero, e/o pretendere garanzie di concretezza ancora maggiori
2 - condividere, per un'attesa di 60 giorni (non all'infinito) la strada intersindacale di “fiducia condizionata da verifica”.
Prudentemente, è stata scelta la seconda, all'interno della quale non cesseremo di ribadire le peculiarità dei Medici rappresentati dall'AAROI-EMAC.

Ora però inizia la parte più difficile del confronto istituzionale: le promesse governative (che saranno concretamente seguite già il 14 mattino da un tavolo medico di trattativa presso il Ministero della Salute per numerosi dettagli che in due ore non si potevano certo trattare oggi) sono sub judice. Il che significa che in caso di non mantenimento degli impegni governativi (per quanto ci riguarda specificatamente in ordine ad un rinnovo contrattuale adeguato sia dal punto di vista normativo che economico, stabilizzazione dei precari e tutte le nuove assunzioni che servono, edizione di LEA che rispettino le reali potenzialità del personale in forza alle singole Unità Operative), trarremo le conclusioni necessariamente conseguenti e sapremo riprendere la nostra protesta in modo più incisivo.


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