Dal governo

Cgil, su Dm appropriatezza marcia indietro del ministero

«La Circolare del ministero della Salute inviata ieri alle Regioni con le prime indicazioni applicative sul cosiddetto Decreto appropriatezza rappresenta un passo indietro positivo, che consente nella stragrande maggioranza dei casi di poter prescrivere, almeno temporaneamente, le necessarie prestazioni sanitarie ai cittadini senza imposizioni burocratiche e sanzionatorie». Lo afferma in una nota il segretario nazionale Fp Cgil Medici Massimo Cozza che precisa: «Adesso parte una fase sperimentale durante la quale si dovranno monitorare le difficoltà applicative, anche di natura informatica, con la sospensione delle sanzioni per medici pubblici e direttori generali Asl».

Il segretario ricorda che nella prescrizione viene eliminato il codice che imponeva la limitazione prescrittiva e basterà scrivere il quesito diagnostico. Per pazienti oncologici, cronici o invalidi, i medici prescrittori possono non applicare le condizioni di appropriatezza. Si potranno inoltre prescrivere le prestazioni per monitorare patologie come il rischio cardiovascolare già accertate e non solo se c'è un sospetto o il rischio, e vengono chiarite le condizioni di erogabilità di diverse prestazioni, superando incongruenze e penalizzazioni per i cittadini. «Dopo le nostre proteste contro un decreto inserito in una logica di tagli è arrivata una prima vittoria per chi crede nella sanità pubblica, e i cittadini - conclude Cozza - non saranno più costretti a rivolgersi al privato per diverse prestazioni. Noi continueremo a combattere per il Ssn, per i necessari investimenti, per superare diseguaglianze, liste di attesa e ticket».


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