Dal governo

Trivellopoli: indagato il sottosegretario alla Salute, De Filippo

Il sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo (Pd), sarebbe indagato con l’accusa di induzione indebita nell’ambito dell’inchiesta sul petrolio in Basilicata. La notizia, diffusa questa mattina da “La Repubblica”, ha scatenato le opposizioni (in prima linea M5S e Lega Nord) che chiedono immediatamente le dimissioni del sottosegretario spingendosi anche più in là e chiamando in causa l’intero Governo. In queste ore il sottosegretario ha raggiunto gli uffici della Procura di Potenza. «Andiamo ad accertarci», ha risposto De Filippo ai cronisti che gli chiedevano quale fosse il motivo del suo arrivo in Procura, ovviamente riferendosi alla notizia della sua condizione indagato nell'inchiesta sul petrolio.

Al momento De Filippo - che è stato presidente della Regione Basilicata per otto anni, dal 2005 al 2013 - non avrebbe ricevuto alcuna comunicazione ufficiale da parte della Procura tanto da ritenere «la notizia infondata»

Per l’accusa De Filippo, indagato nel filone “Tempa Rossa”, il Centro oli della Total a Corleto Perticara (Potenza), avrebbe chiesto all’ex sindaca di Corleto, Rosaria Vicino (agli arresti domiciliari nello stesso filone di inchiesta) di fare campagna elettorale a favore di Mariachiara Montemurro, sua attuale collaboratrice, all’epoca dei fatti candidata alle elezioni amministrative del 2014. La sindaca Vicino, in cambio, avrebbe ottenuto «l’interessamento» di De Filippo per l’assunzione del figlio da parte dell’Eni: il giovane, dopo un colloquio di lavoro con l’Eni non andato a buon fine, ha ottenuto un contratto a tempo determinato in un’azienda che fornisce servizi ingegneristici alla stessa multinazionale.

Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, aspetta gli sviluppi dell’inchiesta e per ora ha detto «di non aver ancora chiamato De Filippo». Al contrario Beppe Grillo, attraverso il suo blog, afferma che «De Filippo, nominato dal Bomba sottosegretario alla Salute nel 2014, è il primo indagato del Governo nell’ambito dello scandalo Trivellopoli. Il ministro Guidi si dimise nel giro di un paio d’ore, quanto ci metterà De Filippo ad andarsene a casa? Trivellopoli è solo all’inizio, chi sarà il prossimo indagato nel governo? Vadano tutti a casa ora!».

Anche per Massimiliano Fedriga e Gianmarco Centinaio, capogruppi rispettivamente alla Camera e al Senato della Lega Nord, «ormai, in questo Governo colluso, è più facile contare chi non è indagato o non ha conflitti di interesse in ballo rispetto a chi lo è. Non siamo più sorpresi perché le bugie di Renzi stanno venendo tutte a galla. Non bastano più le dimissioni del sottosegretario di turno che viene giornalmente indagato. Renzi e il suo governo di lobbisti deve liberare il paese. Si rafforza ancora una volta la mozione di sfiducia nei confronti di questo governo, mai eletto e sempre meno legittimo».


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