Dal governo

Il Cipe stanzia 3,5 mld per ricerca e cultura. In pista anche 290 mln per imprese e crescita

In tutto sono 3,5 miliardi di euro, 2,5 destinati alla ricerca ed uno ai Beni e al patrimonio culturali. Il mega stanziamento annunciato dal premier nei giorni scorsi è stato deliberato ieri mattina dal Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe), riunitosi in via straordinaria a palazzo Chigi alle 12. «Risorse mai viste», per dirla con le parole del ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini (che può contare anche su un incremento delle risorse ministeriali del 27% nel 2016) , per stimolare due ambiti strategici nazionali. In arrivo anche 290 milioni di euro per programmi e azioni a sostegno delle imprese e della crescita.

Renzi su Fb: «Italia più forte di chi dice solo no». In un post su Facebook, il premier sottolinea soddisfatto «l'importanza simbolica» della riunione del Cipe convocata il primo maggio, segnale del fatto che «continuiamo a lavorare perché l'Italia sia finalmente sbloccata». Il 1° maggio, ricorda poi Renzi, è anche il giorno in cui, un anno fa è partito l'Expo: «doveva essere un disastro, è stato un successo», a dimostrazione del fatto che «l'Italia è più forte di chi dice solo no».

Finanziamenti ad hoc per i sette pilastri del Pnr. I 2,5 miliardi stanziati per il Programma nazionale per la ricerca (2.428,60 per l'esattezza) si compongono di 1,9 miliardi di euro a carico del bilancio del ministero dell'Istruzione e del Pon (Programma Operativo Nazionale) Ricerca e di 500 milioni di euro a carico del Fondo di sviluppo e coesione 2014-2020. Il Pnr, spiega una nota diffusa dal'Esecutivo al termine della riunione, si basa su «sette grandi pilastri»: internazionalizzazione; capitale umano; programma nazionale infrastrutture; cooperazione pubblico privato e ricerca industriale; efficacia e qualità della spesa e programma per il Mezzogiorno.

290 milioni di euro per imprese e crescita economica. Di rilievo anche le risorse stanziate dal Cipe a sostegno delle imprese e della crescita. Si tratta di 290 milioni di euro, finanziate dal Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020, di cui 40 milioni di euro saranno destinati al rifinanziamento dello strumento cosiddetto “Autoimpiego” nelle Regioni del Sud, che prevede contributi a favore di piccole iniziative imprenditoriali. Altri 50 milioni di euro andranno all'Autorità portuale di Livorno per il finanziamento degli interventi per la realizzazione della “Darsena Europa”. Proseguendo il dettaglio delle destinazioni, 200 milioni di euro saranno utilizzati dal ministero delle Politiche agricole per sostenere i contratti di filiera e di distretto.


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