Dal governo

Pareggio di bilancio, Garavaglia: «Consentire alle Regioni di fare gli investimenti»

di www.regioni.it

«Bisogna mettere le Regioni e le autonomie locali in grado di tornare a fare investimenti, per questo abbiamo suggerito una serie di correttivi alla normativa in discussione in Parlamento che dovrà modificare la Legge in materia di equilibrio dei bilanci delle Regioni e degli enti locali», lo ha detto Massimo Garavaglia, assessore al Bilancio della Regione Lombardia e Coordinatore della Commissione Affari Finanziari della Conferenza delle Regioni, nel corso di un'audizione di fronte alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato nella Sala del Mappamondo di Montecitorio. Audizione alla quale hanno partecipato anche l'assessore della Regione Lazio, Alessandra Sartore (coordinatore vicario della Commissione affari finanziari della Conferenza delle Regioni) e l'Assessore Raffaele Piemontese della Regione Puglia.
La legge di stabilità 2015 (L.190/2014) ha anticipato l'applicazione del pareggio di bilancio per le Regioni a statuto ordinario e la Sardegna al bilancio di previsione 2015 e nella concreta esperienza delle istituzioni regionali si sono riscontare criticità, già segnalate, “alle quali si può rispondere con qualche correttivo” ed è questo l'obiettivo con cui le Regioni si sono presentate all'audizione, lasciando agli atti un documento con specifiche proposte emendative. “E' vero che la normativa ha fatto qualche passo avanti, ma – ha proseguito Garavaglia si può fare di più”. “Segnalo alcune aree strategiche di intervento in cui occorre coniugare al meglio i principi del pareggio con quelli dell'applicazione delle regole contabili.
Prima di tutto andrebbe eliminata l'asimmetria fra gli enti territoriali e gli enti pubblici non territoriali. Siamo di fronte - ha spiegato Garavaglia – ad una penalizzazione per gli enti territoriali che non possono utilizzare l'avanzo di amministrazione, neanche quello vincolato”.
Il secondo tema, su cui si è soffermato Garavaglia, è relativo all'esigenza di svincolare il fondo pluriennale vincolato”, del resto “si tratta – ha spiegato l'assessore lombardo – di risorse e già impegnate sull'esercizio in corso o su esercizi precedenti, quindi finanziariamente già coperte con entrate dell'esercizio in cui sono state impegnate”.
Terzo tema è quello dell'equilibrio di bilancio. “La legge 243/2012 prevede un saldo non negativo, quindi potrebbe essere chiesto agli enti territoriali un avanzo rispetto al pareggio, ma in questo modo gli eventuali spazi di flessibilità sulla finanza pubblica che lo Stato può ottenere nel dialogo con l'UE sarebbero solo a favore delle amministrazioni centrali e non potrebbero essere distribuiti agli territoriali, i maggiori soggetti attuatori di investimenti sul territorio”. “Se non si rema tutti nella stessa direzione - ha aggiunto Garavaglia – si rischia di far restare la barca ferma. Il paradosso potrebbe essere che mentre alcune amministrazioni attuano politiche espansive, altre sono costrette a politiche di austerity. Il risultato a livello macroeconomico sarebbe quello di ottenere l'effetto di annullamento della politica espansiva”
Il quarto tema è legato alle possibilità di indebitamento. “Le amministrazioni territoriali si possono indebitare solo per spese di investimento”. E' necessario integrata questa regola per permettere alle amministrazioni meno indebitate e quindi con maggiore capacità di sostenere gli investimenti pubblici”.
Infine Garavaglia ha sottolineato che ormai “è impensabile definire i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) o i livelli essenziali della prestazioni (LEP) senza assicurarne contestualmente il finanziamento”.


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