Dal governo

Distribuzione gioco pubblico: slitta ancora l’intesa in Stato-Regioni

di www.regioni.it

Rinviata a settembre l'intesa sulla distribuzione del gioco pubblico tra Governo, Regioni ed Enti locali. Lo ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, conversando con i cronisti al termine della riunione di oggi. “Bisogna affinare ulteriori punti posti dalle Regioni”, ha spiegato, “come ludopatia e distribuzione delle sale di gioco. Vogliamo arrivare al massimo risultato possibile. Si prosegue dunque a lavorare per ottenere il miglior accordo possibile”.
Rinvio confermato anche dal sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta, che lasciando la Conferenza Unificata (che aveva all'ordine del giorno l'intesa tra Governo, Regioni ed Enti locali sul gioco pubblico) ha detto che comunque sono stati compiuti passi avanti. «Abbiamo fatto progressi sia in ordine alla classificazione delle sale sia sulla distribuzione del gioco sul territorio. Ovviamente non abbiamo concluso, ma i passi in avanti sono importanti e possono far pensare a una possibile intesa, c'è bisogno però di qualche approfondimento, abbiamo convenuto di darci un appuntamento subito dopo la ripresa» dei lavori, dopo la pausa estiva. «Il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini - ha spiegato Baretta - ha riconosciuto che ci sono stati dei passi in avanti e ha apprezzato la disponibilità del Governo ad approfondimenti ulteriori».

Il riordino del comparto giochi sarà trattato nella legge di stabilità? «Sono due cose diverse. La stabilità non fa soluzioni normative, si occupa di parti fiscali. C'è bisogno di un'intesa con le Regioni. La cosa migliore è precedere la legge di stabilità con un'intesa». Ma nel frattempo esiste un rischio per i bandi relativi al comparto giochi? «Avevamo dei margini, vediamo di sfruttarli appieno». La settimana scorsa, ha ricordato infine il sottosegretario, è stata presentata una “proposta alternativa” per l'intesa e «ora siamo pronti a discutere nel merito altre posizioni. Il riconoscimento che si sta andando in direzione giusta c'è». Soprattutto «sul concetto di distribuzione del gioco nel territorio». Infine, Baretta definisce “ragionevole” la proposta dell'Anci, secondo cui i ricavi delle sanzioni sul gioco illegale, erogate dalla polizia locale, vadano ai comuni.

Secondo il ministro per gli Affari regionali con delega alla Famiglia, Enrico Costa, c'è sicuramente un «confronto serrato e produttivo» sul tema del gioco pubblico. «Però per me è fondamentale affrontare il tema alla radice, con la consapevolezza che il bilancio statale deve poter prescindere, anche gradualmente, dalle risorse derivanti dai giochi. Non si può con una mano mettersi in tasca le risorse derivanti dai giochi - ha spiegato Costa - e con l'altra spendere per la prevenzione, la tutela e i costi sociali che derivano dai giochi. La mia è una valutazione politica. Non la si può realizzare dalla sera alla mattina, perché ci sono degli equilibri da rispettare, ma la traiettoria politica dovrebbe arrivare a questo».

«Speriamo che l'estate porti consiglio – ha commentato Viviana Beccalossi, assessore al Territorio, Urbanistica e Città metropolitana della Regione Lombardia - perché per ora la proposta del Governo contiene, come ho spesso sottolineato, punti poco chiari sulla volontà di ridurre l'offerta indiscriminata di gioco d'azzardo e, soprattutto, come ben evidenziato dal nostro assessore al Bilancio, Massimo Garavaglia, mette a rischio le Leggi Regionali che cercano di mettere un freno a questa emergenza sociale».


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