Dal governo

Sanità a quota 112+1 mld. C’è anche la governance dei farmaci

di Roberto Turno (da Il Sole-24 Ore di domenica 16 ottobre)

S
24 Esclusivo per Sanità24

«Altro che stretta. Diamo un abbraccio affettuoso a tutti quanti hanno detto che avremmo tagliato la sanità. Noi non lo abbiamo mai fatto. E per il prossimo anno ci saranno 2 miliardi in più». Preceduto dai tweet dei due ministri di Ap, Angelino Alfano e Beatrice Lorenzin, è il premier Matteo Renzi in conferenza stampa a mettere il sigillo su un aumento delle risorse per la salute nel 2017, che ha capovolto nella notte tutte o quasi le previsioni. «Un miliardo è stato ballerino fino all'ultimo», ha ammesso Renzi. Che certifica: i fondi 2017 per la salute salgono a quota 113 mld.
Il Fondo vero e proprio, comprensivo dei Lea (8oo mln), vale 112 mld. Il miliardo in più viene vincolato tra farmaci oncologici innovativi, farmaci anti epatite C, piano vaccini, assunzioni e regolarizzazioni per un totale di circa 8mila precari tra medici e infermieri. Con una novità ulteriore che è spuntata all'ultimo: la governance del settore farmaceutico, che è in fase di limatura, ma che tra le altre cose prevede la negoziazione prezzo/volume e un intervento sui tetti.
«Sono molto contenta del risultato che abbiamo ottenuto e ringrazio Matteo Renzi e Angelino Alfano. Con questa legge di bilancio - afferma Beatrice Lorenzin al Sole-24 Ore - abbiamo cambiato vecchie logiche delle passate manovre. Stiamo applicando il Patto con le regioni e scommettendo sull'innovazione e la tecnologia, per garantire più servizi e sempre migliori».
Il dettaglio della manovra sanitaria è articolato. A partire da quel miliardo che si aggiunge ai 112 veri e propri del Fondo: «Saranno tutte misure strutturali e non una tantum - assicura la ministra - che verranno ripetute ogni anno, in aggiunta al Fondo che sarà e che potrà crescere rispetto al pil: nel 2018, ad esempio, potrà essere di 113 mld, o di più a seconda del pil, più quel miliardi appunto». Quel miliardo di risorse vincolate sarà ripartito in quattro direzioni.
Una fetta di 500 mln sarà riservata ai farmaci innovativi oncologici - risorse extra tetto della farmaceutica - . Altri 250 mln, sempre a carattere strutturale, andranno ai farmaci anti epatite C, ai quali un'analoga somma di 250 mln arriverà dalle risorse degli “obiettivi di piano” delle regioni. Altri 150 mln saranno dedicati al nuovo Piano nazionale vaccini. Quindi le risorse destinate al piano di nuove assunzioni per tamponare il turno over e insieme per la stabilizzazione dei precari: i concorsi per il 2017 si svolgeranno entro luglio, dunque lo stanziamento previsto per il prossimo anno sarà più basso ma crescerà negli anni seguenti intorno a quota 300 mln. Da notare che i concorsi prevederanno la metà dei posti per nuovi assunti, l'altra metà per stabilizzare i precari. In tutto, circa 8mila posti in più. Vale la pena ricordare che i precari nel Ssn sono un esercito: circa 7mila medici e 18mila infermieri. Quella che arriva è insomma una prima boccata d'ossigeno, non ancora di sicuro la soluzione del problema.
Di grande impatto - e attesissima da industrie e regioni, non esattamente sempre in sintonia - potranno essere poi le misure sulla governance farmaceutica, che avranno effetti anche sul versante dei risparmi, soprattutto davanti al mega sfondamento della spesa farmaceutica in ospedale, che nel 2017 potrebbe segnare un rosso vicino a 2,5 mld: «Le misure sulla governance farmaceutica - afferma Lorenzin - ci permetteranno di affrontare con più serenità il problema della sostenibilità, ma anche di eliminare molte storture attuali». Storture che potrebbero saltare anche con procedure d'acquisto legate alle regole Anac. Contando sull'attività della Consip, ha ricordato Renzi, che per la sanità sta facendo salire i risparmi verso 1,2 mld. «Soldi che restano alla sanità», parola di Renzi.


© RIPRODUZIONE RISERVATA