Dal governo

Manovra 2017/ Renzi: «Solo da noi dialogo con Ue è visto come un dramma»

di Il Sole 24 Ore Radiocor Plus

«L’atteggiamento tipico del nostro Paese è che una valutazione dialogica con la Commissione è vista come un dramma mentre tutti gli altri Paesi fanno una discussione molto tranquilla. Solo da noi si immagina che una lettera della Commissione sia chissà che cosa». Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi parlando dell’accoglienza della manovra a Bruxelles, in conferenza stampa al termine del Vertice Ue. «Tutti gli anni - ha spiegato Renzi - arriva una lettera, c’è una risposta, c’è una discussione. Voi scrivete una bellissima storia chiedendovi se l'Italia riuscirà a ottenere il pass, se avrà il via libera. Nel frattempo vorrei ricordarvi che il deficit della Francia è sopra il 3%, che quello della Spagna sopra il 5%, e noi al 2% più lo 0,3% con le clausole eccezionali».
«Il deficit del 2017 - ha rivendicato Renzi - è il più basso dal 2007, il secondo degli ultimi 15 anni. L'Italia sta facendo la manovra con il deficit più basso di tutti i Governi Berlusconi, del Governo Monti e del Governo Letta. L’unico Governo che ha fatto una manovra con un deficit più basso è stato il Prodi 2 del 2007. Questo significa che noi stiamo procedendo su una strada difficile, che è quella di tenere alcuni strumenti per incentivare la crescita ma rispettando le regole.
«Se c’è procedura infrazione, deve essere fatta per i Paesi che non rispettano le decisioni sui migranti del Consiglio Ue» - ha proseguito Renzi -. Quello 0,3% di deficit concesso sull'immigrazione è sacrosanto, sì mi aspetto una procedura di infrazione ma verso i Paesi che non rispettano le regole, l’Italia le sta rispettando», ha scandito il premier. «Noi - ha spiegato il capo del Governo, reiterando un concetto espresso in diverse sedi - vogliamo cambiare le regole ma finché le regole non cambiano le rispettiamo. Noi pensiamo che sia un errore questa cultura dell'austerity che sta continuando a fare del male all'Europa e diciamo che il modello americano di Obama ha funzionato, mentre il modello dell'austerity dell'Ue non ha funzionato. Tuttavia - ha messo in chiaro - siccome i miei predecessori hanno firmato delle carte vincolanti e impegnative, la reputazione dell’Italia è per noi un punto importante. Dunque continua a scendere il deficit e continua a essere più forte l'attenzione ai conti da parte dell'Italia ma contemporaneamente cerchiamo di ritagliare spazi per investimenti nell'economia, a partire dalla grande misura dell'Industria 4.0».


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