Dal governo

Manovra 2017, oneri per i rinnovi contrattuali nel Fsn: 300 mln per i dipendenti e 74 ai convenzionati

di Rosanna Magnano

Depositato alla Commissione Bilancio un primo pacchetto di emendamenti al Ddl di bilancio 2017 e - come anticipato dal nostro settimanale «Il Sole 24 Ore Sanità» - tra le modifiche governative c’è una più precisa perimetrazione del Fondo per il pubblico impiego, che prevede un apposito Dpcm per aggiornare le risorse aggiuntive destinate ai dipendenti statali e coerentemente con tali fondi quelle destinate al personale degli enti locali.

L’emendamento è all’art. 59 (comma 13-bis) e introduce in particolare due novità: la prima è che assicura che agli oneri per i rinnovi contrattuali del personale sanitario si farà fronte con una quota vincolata del Fondo sanitario nazionale, sebbene non aggiuntiva. Somme che dovrebbero ammontare - secondo le prime anticipazioni - a 300 mln per i dipendenti e a 74 per i convenzionati. La seconda novità è che per la prima volta si prevede uno stanziamento ad hoc per il rinnovo della convenzione della medicina generale. Nel conteggio complessivo vanno poi calcolati anche i fondi che le aziende avrebbero dovuto accantonare per l’indennità di vacanza contrattuale.

Ecco il testo dell’emendamento:

All’art. 59, dopo il comma 13, inserire il seguente:

“13-bis. Ai fini della copertura degli oneri per i rinnovi contrattuali del personale dipendnete e convenzionato del Servizio sanitario nazionale, come determinati a seguito dell’aggiornamento dei criteri di cui all’art. 52, comma 4, è vincolata, a decorrere dalla data di adozione del Decreto del presidente del Consiglio dei ministri di cui all’art. 52, comma 2, una quota del livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo stato ai sensi dell’ articolo 58, comma 10”.

L’emendamento precisa, si legge nella relazione tecnica, che «nell’ambito del finanziamento del Servizio sanitario nazionale è vincolata una quota, che sarà appositamente individuata nell’ambito del riparto del fabbisogno sanitario nazionale (successivamente all’aggiornamento del Dpcm indicato) per provvedere ai rinnovi contrattuali».

Ai sensi della legge di stabilità 2016, i cirteri per determinare l’ammontare delle risorse destinate ai rinnovi contrattuali del personale dipendente e convenzionato del Ssn sono stati inizialmente individuati con il Dpcm 18 aprile 2016, in coerenza con quanto previsto per i rinnovi contrattuali del personale dipendente delle amministrazioni statatli, dal comma 466 dello stesso articolo 1 della legge 208 del 2015.

In tale Dpcm infatti si stabilisce che gli oneri per la contrattazione collettiva per il personale dipendente da amministrazioni diverse dalle statali sono determinati per il triennio 2016-18 nella misura dello 0,4% del «monte salari».


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