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Termalismo, De Filippo: «Risorsa per la salute e lo sviluppo dei territori». Ecco il documento di programmazione 2016-18

di Lucilla Vazza

Anteprima. Termalismo alla svolta del cambiamento: normativo e operativo. Dopo mesi di lavoro è stato presentato oggi al ministero della Salute il Documento di Programmazione e Sviluppo 2016-2018 risultato di un complesso approfondimento portato a termine dal tavolo tecnico insediato il 5 aprile scorso. Il tavolo è presieduto dal sottosegreterio del ministero della Salute che ha la delega al termalismo, Vito De Filippo (Pd).

Il documento contiene proposte e ipotesi di attività e progetti da realizzare e non mancano provvedimenti normativi finalizzati a riformare il settore.
«Partendo dalla definizione di salute dell'Oms intesa non solo come assenza di malattia ma come uno stato di benessere psicofisico generale, - ha dichiarato De Filippo - con la nuova immagine di termalismo si tratta di passare da una “concezione statica” dello stabilimento termale ad una “concezione dinamica” di percorso termale, nel senso più ampio di wellness e di educazione verso stili di vita salutari. In tale quadro, continua il Sottosegretario - va considerato che il settore termale è l'unico che può giovarsi del valore aggiunto dato dall'utilizzo di risorse, strumenti ed esperienze, che rende le prestazioni termali praticabili solo nei centri termali dotati di acque termali appropriate ai trattamenti erogati; viene in tal modo chiarita la distinzione esistente tra la concezione termale tradizionale e quella del benessere».

Per arrivare al documento di programmazione, il tavolo tecnico lavorato in stretto contatto con esperti della materia. Non sono infatti mancati gli apporti oltre che dei ministeri della Salute, dello Sviluppo Economico, dei Beni Culturali anche del territorio, con le Regioni che hanno consentito una mappatura delle aree termali.

Importante anche il supporto di Inps e Inail (questi ultimi anche in funzione dei nuovi protocolli di cura che dovranno essere individuati in base a quanto previsto dalla Legge di Stabilità 2016), di Federterme, di Ancot, nonché di docenti universitari ed esperti. Secondo quanto dichiarato oggi, il documento «ha predisposto concrete proposte diversificate finalizzate alla innovazione terapeutica e alla ripresa ed al rilancio del patrimonio termale italiano unico delle acque minerali specifiche del territorio».


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