Dal governo

Hta, presentato il documento strategico sui dispositivi medici

Superare il problema del binomio innovazione e sostenibilità delle tecnologie sanitarie. È questo, in estrema sintesi, l'obiettivo del documento strategico sull'Health Tecnology Assessment presentato oggi dal ministero della Salute in occasione della seconda e ultima giornata della IX Conferenza nazionale sui dispositivi medici. «Gli obiettivi del documento - ha spiegato Marcella Marletta, direttore generale per i dispositivi medici e diagnostici del ministero - sono quelli di superare il problema del binomio innovazione e sostenibilità delle tecnologie sanitarie, selezionandole, e di riuscire con l'approccio multidisciplinare dell'Health Tecnology Assessment a valutare la vera innovazione nel settore dei dispositivi medici per produrre report che possano poi essere diffusi tra i decisori e gli acquirenti a livello nazionale, permettendo così l'utilizzo di tecnologie innovative anche a fronte di un problema di sostenibilità».
La “cabina di regia” ministeriale per l'Hta, costituita in attuazione delle previsioni delle leggi di Stabilità per il 2015 e per il 2016, ha dunque individuato come suo primo compito la definizione, all'interno del documento strategico, degli elementi cardine del proprio operare e di un percorso atto a perseguire gli obiettivi assegnati dal legislatore. La stessa “cabina” ha quindi dedicato il 2016 ad individuare soluzioni che contemperassero le esigenze di coordinamento e quelle di valorizzazione delle migliori esperienze italiane ed europee nelle diverse fasi dell'attività da riorganizzare su scala nazionale (individuazione delle tecnologie prioritarie, produzione coordinata dei rapporti di valutazione, emanazione di raccomandazioni per un utilizzo appropriato).

Si è ancora tenuto conto della necessità che i soggetti che producono valutazioni di Hta stabiliscano relazioni più intense, non solo tra loro ma anche con i decisori interessati a servirsi di quelle valutazioni per le politiche di investimento e disinvestimento più consapevoli, che rendano meglio sostenibile l'innovazione di procedure e strumenti. «Il documento strategico - ha spiegato Marletta- è stato inviato al ministro per l'invio, a sua volta, alla Conferenza Stato-Regioni. Sono infatti le Regioni stesse, all'interno della Cabina di Regia, a volere che siano coinvolte anche tutte le altre Regioni: per ora ce ne sono 4, ma si spera in futuro di avere tutte le Regioni pronte per la diffusione dei report nazionali di Hta». L'avvio è previsto già per il gennaio 2017 «e in quella data - ha proseguito la dirigente - verranno valutate le prime tecnologie sanitarie che sono state proposte da alcune Regioni».

Il lavoro di composizione delle diverse esigenze, riassunto nel documento, rappresenta quindi «l'indispensabile cornice entro cui potranno trovare concreta espressione le sinergie che sono necessarie per realizzare i fini di tutela della salute in un sistema che resti unitario e adeguato ai tempi». Intanto l'Italia è best practice in Europa nel processo di Health Tecnology Assessment. «Questa mattina la Commissione europea, che ha parlato durante la sessione - ha sottolineato la dirigente del ministero Marletta - ha confermato che la vera best practice è quella che abbiamo messo in piedi noi come progetto sull'Hta che ci ha visti attori nel tempo con normative ben definite, prima nell'implementazione della rete europea, poi successivamente con il Patto per la salute 2014-2016 e ancora con la definizione di una Cabina di regia che vede come protagonisti non solo il ministero della Salute, nelle due direzioni principali dei dispositivi medici e dei servizi informativi e di programmazione, ma anche tutte le Regioni, l'Istituto superiore di sanità e l'Agenas, con un programma nazionale di Health Tecnology Assessment che vedrà l'avvio nei prossimi giorni». La Commissione Europea premia dunque il nostro Paese «e metterà l'eccellenza della progettazione e programmazione del sistema italiano di Hta al servizio degli altri Paesi. Per una volta -ha concluso Marletta - siamo sicuramente i primi».


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