Dal governo
Caso Poma, Lorenzin polemica con Gallera (Lombardia): «Mai usato il question time per vicende “locali”»
di Lucilla Vazza
Giornata di botta e risposta istituzionale sul caso Poma. L’ospedale ASST “Carlo Poma” di Mantova, in particolare il reparto di oncologia, è da mesi nel mirino degli ispettori del ministero della Salute per trattamenti chemioterapici effettuati nel 2014 e considerati fuori dai protocolli standard, perché effettuati «per via locoregionale». A finire sotto accusa il primario di oncologia Maurizio Cantore, accusato da due colleghe oncologhe di aver fornito trattamenti scarsamente appropriati. E per questo da tre anni è guerra in corsia e nelle aule di tribunale per l’accertamento dei fatti.
La bufera Ministero-Regione Lombardia è invece scaturita dalla risposta fornita al question time dell’8 febbraio, due giorni fa, dalla titolare della Salute, Beatrice Lorenzin, all’interrogazione a risposta immediata presentata dal M5S, il cui quesito non era, peraltro, riferito alla Struttura complessa di oncologia di Mantova, ma era volto a chiedere al Ministro della salute se ritenesse «utile promuovere, anche avvalendosi dell'Istituto superiore di sanità, studi sulla somministrazione di farmaci oncologici per via locoregionale». L’accusa dell’assessore Gallera a Lorenzin è arrivata in una nota di oggi pomeriggio in cui si stigmatizzava scelta del question time della Camera «per comunicare importanti informazioni che riguardano una nostra struttura ospedaliera».
Dopo poco è arrivata la risposta della ministra che ha chiarito di aver riferito al Parlamento gli elementi tecnico-scientifici forniti in proposito dall'Istituto Superiore di Sanità e dall'Agenzia Italiana del Farmaco e «concludendo, sulla base dei predetti elementi informativi, che non sussistono evidenze scientifiche forti che giustifichino l'avvio di studi clinici sui trattamenti chemioterapici per via locoregionale».
E dunque nessuno ha scavacato la regione, insomma la ministra non ha “approfittato” della sede parlamentare per fare valutazioni su vicende che sono oggetto di indagini penali.
M5s fa sponda a Lorenzin
Dai cinquestelle un’inattesa difesa della ministra dal deputato della Commissione Ambiente Alberto Zolezzi, che proprio su questo tema aveva rivolto alla Lorenzin l’interrogazione al question time in Aula di mercoledì scorso. «È chiaro che quando ha parlato di “chemioterapia locoregionale” si è riferita a quanto avvenuto in abbondanza presso la struttura sotto indagine. Consiglio all'Assessore Gallera di restare alla sostanza dei fatti e di non fare confusione con forme di “chemioembolizzazione”, procedura distinta dalla chemioterapia intrarteriosa». La ministra, ha sottolineato il deputato, ha detto «che non sono in corso sperimentazioni in merito, quindi al Poma questa procedura non è inserita in protocolli sperimentali (che prevederebbero adeguati e informati consensi da parte dei pazienti)».
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