Dal governo

Riforma Pa, Cosmed: «Anche i medici e dirigenti sanitari saranno nel provvedimento di stabilizzazione dei precari»

Porre fine alla piaga del precariato, includendo nella stabilizzazione anche i dirigenti e quindi i precari della sanità; riaprire la contrattazione; riequilibrare le relazioni sindacali. Sono gli obiettivi della Riforma del pubblico impiego che domani il Governo si appresta a varare. Anche la dirigenza medica e sanitaria sarà infatti inserita nel decreto che il Consiglio dei Ministri di domani presenterà in via preliminare, rispondendo così alle osservazioni della Cosmed che denunciava il fatto che il provvedimento di stabilizzazione dei precari (immissione in ruolo e concorsi riservati ai tempo determinato) escludeva i dirigenti. Lo riferisce una nota della Cosmed, Confederazione sindacale medici e dirigenti.

Il Ministro Madia nella riunione di tutte le Confederazioni per illustrare la bozza del testo unico del pubblico impiego, spiega la Cosmed, ha sostenuto che «si è trattato di un errore materiale il circoscrivere il provvedimento alle categorie “non dirigenziali” come contenuto nella bozza distribuita, in realtà la volontà del governo è quella di includere a pieno titolo medici e sanitari nel programma di superamento del precariato».

Questi i 3 punti principali della riforma.

È volontà del Governo di:

1. Porre fine al precariato. Il Ministro ha usato toni forti contro il precariato definito una vera e propria forma di “l'illegalità di Stato” che ha ostacolato il buon andamento della pubblica amministrazione, il funzionamento dei servizi essenziali e che ha prodotto un grave danno alle nuove generazioni.

2. Creare le condizioni normative per aprire la contrattazione e abolire il lascito delle leggi Brunetta

3. Ridare equilibrio nelle relazioni sindacali riportando in contrattazione ciò che negli ultimi anni è stato affidato impropriamente alle leggi.

«Alla prima lettura della bozza che recitava “al fine di superare il precariato le amministrazioni possono assumere a tempo indeterminato personale NON dirigenziale” la delegazione Cosmed - si legge nella nota - ha chiesto immediatamente l'intervento del Ministro a tutela dei circa 10.000 dirigenti sanitari precari. Il Ministro ha subito risposto scusandosi del “refuso” e assicurando che il decreto delegato di venerdì includerà certamente la dirigenza medica e sanitaria».

Nel corso dell’incontro con i sindacati è stata consegnata una bozza di riforma delle leggi 165/01 e 150/09 (rispettivamente testo unico del pubblico impiego e legge Brunetta) che sarà oggetto di tavoli tecnici e politici con le organizzazioni sindacali per varare il testo unico del pubblico entro la fine di maggio. « Il metodo di confronto è sembrato condivisibile - conclude la Cosmed - e il clima politico apparentemente più sereno. La notevole quantità di norme modificate non ci consentono al momento di esprimere un giudizio completo sul provvedimento. Lo faremo nei prossimi giorni ribadendo le nostre priorità: tutela della dirigenza che deve essere liberata da ricatti politici, superamento del precariato e lotta allo sfruttamento dei giovani rendendo illegali forme anomale ed opportunistiche di lavoro cosiddetto flessibile, ripristino delle prerogative delle organizzazioni sindacali».


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