Dal governo

Via libera del Cdm a 5 decreti Madia,c’è riforma pubblico impiego. Fumata nera per il Dlgs manager

di red.san.

C'è il primo via libera del Consiglio dei ministri a cinque decreti attuativi della riforma Pa targata Madia che così arriva al traguardo. Tra le novità principali c'è il nuovo Testo Unico sul pubblico impiego, accompagnato dalla revisione del sistema di valutazione.
Completano il pacchetto il documento unico per l'auto, la revisione dei ruoli delle forze di polizia e la riorganizzazione dei corpo dei vigili del fuoco.

Per quanto riguarda la sanità, non si è trovato l’accordo sull’attesissimo decreto manager. Sul testo riveduto e corretto dopo che la Consulta aveva chiesto revisioni sostanziali alla versione originaria erano intervenute le Regioni, ancora insoddisfatte per la mancata riforma dei criteri sul punteggio da attribuire ai futuri Dg e sulla valutazione dei titoli, che resta ancora nel testo del decreto correttivoportato in Cdm.

Le Regioni chiedono interventi più incisivi rispetto alle “rose” di candidati da 3-5 nomi che sono state eliminate nel testo post Consulta.

«Abbiamo approvato altri 5 decreti legislativi e di fatto completiamo l'iter della riforma della pubblica amministrazione». Lo annuncia la ministra della Pa, Marianna Madia, nel corso della conferenza stampa al termine del Cdm.
Il via libera definitivo, ricorda, ci sarà con il parere delle commissioni parlamentari e un nuovo passaggio in Consiglio dei ministri.
In tutto sono stati approvati in tre anni «oltre 20 decreti legislativi che sono 20 processi virtuosi importanti che abbiamo messo in campo e alcuni stanno dando effetti concreti nella vita dei cittadini», conclude.

I decreti di riforma sono il «miglior biglietto da visita per il contatto dei dipendenti pubblici»: noi il rinnovo «vogliamo avviarlo ma vogliamo anche chiuderlo».
Così la ministra Pa, Marianna Madia, al termine del Cdm. Al rinnovo, spiega, «andrà la parte prevalente» del fondo stanziato per la P.a. in legge di Bilancio. E un «altro stanziamento» sarà fatto nella prossima legge di Bilancio. Quindi, aggiunge, «sono pronta a fare la direttiva per iniziare il perso percorso per riaprire la stagione contrattuale ferma da diversi anni».


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