Dal governo

Ddl Concorrenza in aula l’8 marzo, Gentiloni: «Il Governo deve darsi un passo nella nuova agenda di riforme»

di Red. San.

Dopo due anni di stallo in Parlamento, dovrebbe vedere la luce entro la fine di marzo la legge sulla concorrenza, all’Aula del Senato mercoledì 8 marzo. Una delle riforme «rimaste un po’ nei cassetti» (insieme alla riforma del processo penale, detassazione del lavoro, Mezzogiorno e povertà) e tassello considerato essenziale dal Governo nella road map che l'esecutivo intende seguire nelle prossime settimane per mettere a punto il Def, che farà da cornice anche alla manovrina da 3,4 miliardi per correggere i conti e rimettersi in linea con le regole di Bruxelles. Lo ha confermato nel corso di un’intervista televisiva a «Domenica In» il premier Paolo Gentiloni.

Il pacchetto di emendamenti che i relatori e il Governo intendono presentare al Ddl sulla concorrenza nell'Aula del Senato è già noto. Tra le novità in arrivo ci sarebbe un cambiamento per le farmacie con la riduzione del tetto massimo di proprietà da parte delle società di capitale in ambito regionale che ora è fissato al 20% e che dovrebbe scendere, probabilmente, al 15 per cento. Nelle intenzioni della maggioranza, il provvedimento sarà poi riportato in Commissione per esaminare solo le proposte di relatore e Governo che potranno essere sub-emendate. L'esame in Commissione dovrebbe durare “non oltre una settimana” auspicano i relatori, Luigi Marino e Salvatore Tomaselli, per poi riportare il Ddl in Aula per l'ok definitivo di Palazzo Madama e il ritorno in terza lettura alla Camera.

Un’accelerazione già confermata la settimana scorsa dal sottosegretario allo Sviluppo economico, Antonio Gentile che ha rilasciato una dichiarazione rilanciata da Radiocor Plus, al termine dell'incontro svoltosi giovedì scorso al Mise col ministro Carlo Calenda e i relatori del provvediemento . «I tempi del ddl si sono molto allungati a causa delle turbolenze politiche degli ultimi mesi - ha spiegato - ma finalmente siamo in dirittura d'arrivo. Il testo contiene molte misure incisive che aiuteranno il Paese a crescere, attirando investimenti e creando occupazione. Il giudizio sul provvedimento non può dunque che essere nel complesso positivo. L'impegno del Governo per aprire i mercati e promuovere la concorrenza è confermato dalla determinazione con cui stiamo lavorando sul ddl Concorrenza, e continuerà dopo la sua approvazione definitiva».

Anche il ministro Calenda ha confermato la volontà di chiudere a brevissimo giro, con il ritorno del testo in Aula questa settimana : «Speriamo che sia per l'ultima volta - ha sottolineato - perché più che una legge annuale, sta diventando un piano quinquennale».


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