Dal governo

Educare alla prevenzione e abbattere i gap regionali: la ricetta del Comitato di bioetica «in difesa del Servizio sanitario nazionale»

di B.Gob.

Educare alla prevenzione fin da bambini. Investire, finalmente, in prevenzione, la parte dovuta del Servizio sanitario nazionale. Abbattere i gap regionali, anche sul fronte della digitalizzazione, trasformando in realtà a pieno regime i nuovi modelli organizzativo/gestionali, in particolare per i pazienti cronici. Realizzare una sanità in grado di far fronte ai bisogni dei “fragili”, dalle nascite premature alle malattie degenerative. Procedere a una revisione dei nuovi Livelli essenziali di assistenza che sia basata sui criteri dell’evidenza e del rapporto costo-efficacia, «pena la conseguente non sostenibilità del sistema e la dissipazione di risorse pubbliche».

Nel documento “In difesa del Servizio sanitario nazionale” - approvato all’unanimità dai membri presenti nella Plenaria del 26 gennaio 2017 ma appena diffuso - il Comitato nazionale di bioetica affronta i nodi cruciali al centro del dibattito sulla sostenibilità del Ssn. A partire dalle dalle cause di una grave crisi, che impatta sulla salute dei cittadini - strangolati dalla spesa out-of-pocket di nuovo in crescita - sull’organizzazione e sulle risorse umane che nello stesso Servizio sanitario operano. E la cui formazione andrebbe adeguatamente “rivitalizzata”.
Non manca il riferimento ad altre voci, che dovrebbero essere il “core business” del Ssn: come la ricerca, che andrebbe riconosciuta come «parte fondamentale del Ssn, cui destinare annualmente un sicuro budget prestabilito, garantendo inizialmente un minimo dell’uno per cento del Fsn».

Spunti che il Comitato sistematizza in nove Raccomandazioni. Oltre a quelle già elencate sopra, la nona punta i riflettori sull’urgenza di linee guida contro frodi e corruzione «che pervadono il Ssn». Linee guida da condividere con la Guardia di Finanza,«specifiche per fenomeno-tipo», da diffondere nelle strutture regionali e locali del Servizio sanitario nazionale, cui si dovrebbero aggiungere «adeguate politiche anti frode e corruzione del ministero della Salute».


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