Dal governo

Alternanza in filiera, l’industria del farmaco s’impegna per il futuro dei giovani

di red.san.

Conto alla rovescia per l’avvio del progetto pilota “Alternanza in filiera” del Miur sull'alternanza scuola-lavoro. E l'industria del farmaco sarà in prima linea con un nuovo progetto pilota, . L'iniziativa coinvolgerà gli studenti di licei e istituti tecnici ed è stata presentata oggi al ministero dell'Istruzione. La ministra Valeria Fedeli oltre a fare il bilancio dell’iniziativa che è nata un anno fa nell’ambito della “Buona Scuola” voluta dal governo Renzi, ha illustrato anche il nuovo bando Pon. Da settembre arriveranno 140 milioni per l'alternanza scuola-lavoro, oltre ai 100 milioni strutturali già previsti nella legge 107/15: i fondi sono certi e già stanziati. Il programma è aperto agli studenti delle scuole superiori dal terzo anno in poi.

Alleanza con la filiera del farmaco
Il progetto pilota sulla filiera del farmaco prevede attività di orientamento, visite presso le aziende, esperienza di alternanza scuola-lavoro nelle imprese stesse e la realizzazione di Project work sviluppati congiuntamente. Ogni studente nel corso dei tre anni di durata del progetto farà un'esperienza di lavoro in tre diverse realtà ospitanti. Il progetto è strutturato in base all'articolazione della filiera del settore farmaceutico a cui appartengono le aziende. Per ora il programma riguarda alcuni licei e istituti tecnico-professionali di Emilia Romagna e Lazio. Ma, a conclusione di questa prima fase-pilota, possono farsi avanti altre aziende e quindi allargare il bacino di formazione ad altri territori.

« Il progetto ha un approccio innovativo alla quale l'industria farmaceutica aderisce con entusiasmo e convinzione. Interesserà aziende del farmaco e dell'intera filiera, un vero e proprio vanto per il Paese, con eccellenze a livello globale anche nelle macchine e tecnologie per la produzione e il confezionamento dei medicinali». Così il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, «Un vero e proprio vanto per il Paese, con eccellenze a livello globale anche nelle macchine e tecnologie per la produzione e il confezionamento dei medicinali. Proprio l'esistenza di una filiera hi-tech così radicata ed estesa sul territorio, rende l'Italia particolarmente attrattiva per gli investimenti nazionali e internazionali in produzione e ricerca».

In dettaglio, il progetto formativo riguarderà: 
• la presentazione generale del settore farmaceutico (rilevanza, presenza sul territorio, numero addetti, composizione, investimenti);
• l’introduzione al concetto di Impresa e descrizione dell'organizzazione aziendale da parte delle imprese ospitanti (descrizione delle differenti funzioni aziendali e della loro interazione, del ruolo dell'azienda all'interno della filiera, delle competenze professionali richieste e della rilevanza delle soft skills nei contesti organizzativi);
• cos'è la Ricerca farmaceutica (come nasce e si sviluppa un farmaco, finalità e metodologie della R&S e qual è l'impatto che la Ricerca ha sulla salute e sulla qualità della vita (il percorso si svilupperà anche con visite ai laboratori delle imprese);
• il processo di Produzione dei farmaci, a partire dall'ingresso negli stabilimenti della materia prima fino al confezionamento, con visite a impianti innovativi e ad alta tecnologia delle imprese;
• industria 4.0 e digitalizzazione delle imprese: come sta cambiando il modo di lavorare e quali saranno le competenze richieste dalle aziende nei prossimi anni;
• i social media, ossia come vengono usati dalle aziende e come influenzano i processi di ricerca del lavoro e di selezione da parte di queste.

Le aziende coinvolte nel progetto pilota per i cluster individuati sono:
Cluster Bologna/Parma: Chiesi Farmaceutici, GlaxoSmithKline, C.O.C. Farmaceutici, Alfa Wassermann, I.M.A., Marchesini Group.
Cluster Latina/Pomezia: Abbvie, Janssen-Cilag, BSP Pharmaceuticals, I.B.I. Lorenzini, Menarini.


© RIPRODUZIONE RISERVATA