Dal governo

«Tutto sui vaccini» in un Quaderno del ministero della Salute

di Red. San.

La scuola, l’ospedale e il mondo del lavoro. Queste le tre direttrici sulle quali muoversi, per promuovere la cultura della vaccinazione, a cui fa riferimento la ministra della Salute nella Prefazione al Quaderno n. 27 del ministero, dal titolo “Vaccinazioni: stato dell’arte, falsi miti e prospettive. Il ruolo chiave della prevenzione” . Un volume che parte dalle origini della profilassi che ha contribuito a sconfiggere malattie, oggi da noi dimenticate, ma che si riaffacciano per il venir meno della copertura di comunità. Obiettivo raccomandato nel nuovo Piano nazionale vaccini 2017-2019, cui il Quaderno attinge a piene mani. Ricordando come la sua attuazione e l’adeguarsi ad esso da parte di famiglie e operatori sanitari sia anche un “dovere morale”.

Informazione, anche tramite le App dedicate, formazione del personale, eliminazione delle barriere economiche, predisposizione di un adeguato sistema di sorveglianza; questi gli elementi su cui agire per potenziare le coperture vaccinali. Ma - si ricorda ancora nel Quaderno - è utile anche far comprendere a operatori e destinatari delle profilassi il valore econmico delle vaccinazioni. «Nonostante la disponibilità e la divulgazione di evidenze epidemiologiche e economiche, si sta assistendo sempre più spesso a un non utilizzo di tali dati per la valutazione delle vaccinazioni da parte dei decision makers (ad esempio decisioni riguardanti la raccomandazione di nuove strategie o l'inserimento di nuovi vaccini nei calendari vaccinali regionali e nazionali). Alla luce di tali criticità - si legge nel volume - è necessario cercare di migliorare il trasferimento dei risultati delle valutazioni Hta ai decisori per cercare di riempire il gap tra scienza e autorità e favorire le decisioni basate sulle evidenze, così da avere strumenti affidabili in un'ottica di corretto utilizzo delle risorse disponibili».


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