Dal governo

Vaccini a scuola, ecco le istruzioni della Salute

di Ro. M.

Un numero telefonico di pubblica utilità (1500) del ministero della Salute attivo a partire dal 14 giugno con medici pronti a dare risposte ai cittadini sulle novità introdotte dal dl sull’obbligo dei vaccini a scuola, che saranno gratuiti in quanto già inclusi nei Lea; l’iter per mettere in regola i non vaccinati necessiterà delle valutazioni di un operatore sanitario ed è previsto un preciso calendario sugli obblighi vaccinali per anno di nascita, obbligo che riguarda anche i richiami. Inclusi nel nuovo corso anche i minori stranieri non accompagnati, per i quali è prevista l’ iscrizione obbligatoria al Ssn. Sono alcune delle istruzioni operative per l'attuazione del decreto sulle “Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale” contenute nella Circolare del ministero della Salute pubblicata sabato scorso.

Il provvedimento è arrivato oggi in Parlamento e come preannunciato sarà incardinato domani in sede referente in Commissione Igiene e sanità del Senato. Nel pomeriggio è prevista l'illustrazione del testo da parte della relatrice Patrizia Manassero (Pd) e anche le prime audizioni informali di esperti.

Ricordiamo che le dodici vaccinazioni obbligatorie (anti-poliomielitica; anti-difterica; anti-tetanica; anti-epatite B; anti-pertosse; anti-Haemophilus Influenzae tipo b; anti-meningococcica B; anti-meningococcica C; anti-morbillo; anti-rosolia; anti-parotite; anti-varicella) con il nuovo decreto diventano un requisito per l'ammissione all'asilo nido e alle scuole dell'infanzia (per i bambini da 0 a 6 anni). E la violazione dell'obbligo vaccinale comporta l'applicazione di pesanti multe fino a 7.500 euro.

Non serviranno ovviamente 12 «punture». I primi sei vaccini possono essere somministrati con la esavalente, i due anti meningococco possono essere somministrati separatamente, i rerstanti quattro con la vaccinazione quadrivalente.

L’iter per recuperare le vaccinazioni
«Il recupero dei non vaccinati o dei vaccinati parzialmente - si legge nella circolare - a cura delle ASL competenti, necessita di una valutazione da parte del sanitario, che dovrà, in particolare, tenere in considerazione diversi elementi, quali: vaccini e numero di dosi già somministrati, età del minore, numero di dosi necessarie a completare ciascun ciclo a seconda dell'età e della presenza di eventuali condizioni cliniche, intervallo tra le dosi raccomandato in scheda tecnica e tra vaccini diversi, esistenza di prodotti combinati, possibilità di associare nella stessa seduta più vaccini».

Il minore è esonerato dall'obbligo di vaccinazione in caso di immunizzazione a seguito di malattia naturale, che potrà essere comprovata in due diversi modi, tra loro alternativi: presentando i risultati di un test diagnostico corredato dall'attestazione del medico di medicina generale o del pediatra di libera scelta o presentando copia della relativa notifica di malattia infettiva effettuata alla Asl dal sanitario che ha diagnosticato il caso.

Le vaccinazioni obbligatorie possono essere omesse o differite solo se sussiste «un accertato pericolo per la salute dell'individuo, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate».

I controlli delle Asl
A controllare gli adempimenti sarà la Asl territorialmente competente. In particolare, la Asl, accertato l'inadempimento provvede ad avviare una procedura, stabilita a livello locale, per il recupero della vaccinazione. In linea generale, ciascuna Asl, una volta accertato che un minore di età compresa tra zero e sedici anni non sia stato sottoposto alle vaccinazioni secondo il Calendario relativo alla propria coorte di nascita, contatta i genitori o i tutori, rivolgendo loro un invito scritto alla vaccinazione, eventualmente corredato di materiale informativo. In caso di mancata collaborazione da parte dei genitori, l'azienda sanitaria locale contesta loro formalmente l'inadempimento dell'obbligo vaccinale, con l'avvertimento che «ove non provvedano a far somministrare al minore il vaccino o la prima dose del ciclo vaccinale entro il termine fissato dall'azienda sanitaria medesima, sarà loro comminata la sanzione amministrativa pecuniaria da euro cinquecento a euro settemilacinquecento».

In caso di accertato inadempimento dell'obbligo vaccinale scatta la segnalazione alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni, per gli eventuali adempimenti di competenza.

A partire dal 14 giugno il Ministero della Salute attiverà un numero di pubblica utilità (1500), al quale risponderanno medici esperti del Ministero per fornire ai cittadini informazioni e risposte in merito alle novità introdotte dal decreto-legge. Il numero sarà attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle ore 16. Inoltre, per l'anno scolastico 2017/2018, la Salute in accordo con il Miur, sosterrà iniziative di formazione degli insegnanti e degli studenti sui temi della prevenzione sanitaria e in particolare delle vaccinazioni, anche con il coinvolgimento delle associazioni dei genitori.

Vaccini d’obbligo anche per i minori stranieri non accompagnati
Vaccini obbligatori e assistenza sanitaria anche per i minori stranieri non accompagnati in attesa di permesso di soggiorno. Vale a dire i minorenni non aventi cittadinanza italiana o dell'Unione europea che si trovano per qualsiasi causa nel territorio dello Stato, privi di assistenza e di rappresentanza da parte dei genitori o di altri adulti per loro legalmente responsabili. Lo afferma Federico Gelli (Pd), componente della Commissione Affari
sociali della Camera. «Per essi - spiega Gelli in una nota - è infatti prevista l'iscrizione obbligatoria al Ssn anche nelle more del rilascio del permesso di soggiorno. A ribadirlo è la circolare del Ministero della Salute sull'obbligo vaccinale contenente le prime indicazioni alle Regioni. In questo modo si mette a tacere tutti quei detrattori che, in nome di un malcelato razzismo, criticavano il provvedimento sui vaccini invitando ad attenzionare lo stato di salute di chi sbarca sulle nostre coste». Il Governo, conclude Gelli, «si sta occupando a 360 grandi della salute di tutti, con buona pace di chi alimenta polemiche inutili senza neanche conoscere i provvedimenti di cui sparla».

L’emergenza delle coperture vaccinali in calo
Il decreto, ricorda la circolare nasce per contrastare un progressivo trend in diminuzione del ricorso alle vaccinazioni, sia obbligatorie che raccomandate, partito dal 2013. Un fenomeno che ha determinato un calo della copertura vaccinale al di sotto del 95%, soglia raccomandata dall'Oms per l’ “immunità di gregge”, per proteggere, cioè, indirettamente anche coloro che, per motivi di salute, non possono essere vaccinati. Anche i dati di copertura vaccinale relativi al 2016 confermano questo trend. Particolarmente preoccupanti sono i dati di copertura vaccinale per morbillo e rosolia che hanno perso addirittura cinque punti percentuali tra il 2013 e il 2015, passando dal 90,4% all'85,3%, comportando anche un danno per l'immagine del nostro Paese che, impegnato dal 2003 in un Piano globale di eliminazione del morbillo e della rosolia (dal 1° gennaio al 4 giugno 2017 sono stati registrati 2851 casi, con un aumento di oltre il 500% rispetto allo stesso periodo del 2016).


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