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Doping, nel 2016 positivo il 3% degli atleti controllati. La relazione al Parlamento

di L.Va.

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24 Esclusivo per Sanità24

Trasmessa al Parlamento la relazione annuale della sezione per la vigilanza e il controllo sul doping nelle attività sportive del ministero della Salute. Degli 806 atleti controllati, 22 sono risultati positivi ai test antidoping , in pratica il 2,7% di tutti gli atleti sottoposti a controllo.

I dati
Nel corso del 2016, gli eventi maggiormente controllati hanno riguardato manifestazioni relative all’atletica leggera (18,5%) al calcio (17,9%) e al ciclismo (16,8%). Nel corso di questi eventi sono stati sottoposti a controllo antidoping 806 atleti, di cui 583 maschi (72,3%) e 223 femmine (27,7%) con un età media di 29,3 anni (29,7 i maschi e 28,2 le femmine). Il 27,8% (n= 224) degli atleti sottoposti a controllo antidoping dalla CVD, sono stati esaminati su specifica richiesta dei NAS. Di questi, 201 sono maschi (89,7%) e 23 femmine (10,3%).

Anche nel 2016 si consolida quanto già osservato negli anni precedenti: nella popolazione di atleti oggetto di controllo da parte della CVD, le positività si concentrano tra gli atleti più maturi. La differenza di genere emerge, anche se non statisticamente significativa, anche per quanto riguarda l’età media degli atleti risultati positivi (M=36,6 anni): 35,3 anni per gli uomini e 44,4 per le donne

Bodybuilder fuori dai controlli
Si segnalano complessivamente 14 casi (in tre diversi eventi sportivi) di atleti che hanno rifiutato di sottoporsi al controllo antidoping: si tratta di un atleta che partecipava ad una gara organizzata dalla Figc e di 13 atleti che prendevano parte a un evento sportivo organizzato dalla Wabba (World Amateur Body Building Association). La Wabba è una associazione sportiva non affiliata ad alcun EPS, né è riconosciuta dal Coni.

L’analisi per ripartizione geografica del campione controllato su specifica richiesta dei NAS, evidenzia che nel 34,8% dei casi l’attività di controllo si è svolta in manifestazioni sportive che hanno avuto luogo al Nord, nel 54,3% dei casi in eventi sportivi che si sono svolti nel Sud e Isole, mentre nel 10,9% dei casi in manifestazioni che hanno avuto luogo nel Centro Italia.

Preparazioni galeniche dichiarate dai farmacisti
Le preparazioni galeniche, officinali o magistrali, che contengono principi attivi o eccipienti appartenenti alle classi farmacologiche vietate per doping, possono essere preparate dal farmacista previa presentazione di ricetta medica non ripetibile. I farmacisti sono tenuti a trasmettere al Ministero della Salute i dati riferiti all’anno precedente relativi alle quantità utilizzate e vendute di ogni singolo principio attivo.
Le preparazioni galeniche di principi attivi vietati per doping e comunicate dalle farmacie presenti sul territorio italiano negli anni 2007-2016 sono state 55.966. Il numero di preparazioni galeniche da parte dei farmacisti italiani è in calo rispetto all’anno precedente, passando da 6.938 preparazioni nel 2015 a 5.636 nel 2016.


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