Dal governo

Innovazione biomedica, ecco lo schema di bando per la ricerca finalizzata 2017-19

di Lucilla Vazza

La Direzione generale della ricerca e dell'innovazione in sanità del ministero della Salute lancia il nuovo bando della ricerca finalizzata, che presentiamo in anteprima. Lo schema è attuativo di quanto previsto nel Programma nazionale per la ricerca sanitaria per il prossimo biennio. Potranno partecipare i ricercatori afferenti agli Irccs, gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, le Regioni e Province autonome, l'Agenas, l'Inail (ex-Ispesl) e l'Istituto Superiore di Sanità.

I progetti di ricerca per il 2017-19 dovranno avere durata triennale e una forte portata innovativa. Il che tradotto significa iniziative di ricerca biomedica innovativa e tutto ciò che può portare allo sviluppo di nuove scelte “di indirizzo” per il sistema sanitario. È prevista anche un’apposita sezione dedicata ai giovani ricercatori, con uno “starting grant” per gli under 35 e progetti per gli “innovatori” sotto i 40 anni.

Va fatto un doveroso distinguo tra questo schema che punta alla ricerca biomedica innovativa e i bandi sulla ricerca di base che compete al Miur e non al ministero della Salute, che invece gestisce questo capitolo.

Delle risorse disponibili, il 50% è destinato ai progetti di ricerca applicata “change promoting” e le restanti per iniziative “theory-enhancing”, più legate all’acquisizione di nuove conoscenze.

Nel testo che alleghiamo le specifiche settore per settore, con i requisiti per accedere ai finanziamenti.

Tipologie progettuali:

a) Progetti ordinari di ricerca finalizzata

b) Progetti cofinanziati

c) Progetti ordinari presemtati da giovani ricercatori

d) Progetti “starting grant”

e) Progetti di rete (Net).


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