Dal governo

Vaccini, Gelli (Pd): «Governo ricorra contro al moratoria del Veneto»

di B. Gob.

Arriva dal Pd il via libera “ufficioso” al ricorso ventilato ieri dal Governo, contro il decreto con cui la Regione Veneto ha deciso di rinviare di due anni, al 2019-2020, la norma che in applicazione della legge 119/2017 (controversa, secondo i tecnici della regione leghista) chiude le porte di nidi e materne ai bambini non in regola con il proprio calendario vaccinale.

L’ufficio di Gabinetto del ministero della Salute sta mettendo a punto il ricorso al Tar del Veneto, da consegnare all’Avvocatura dello Stato, in queste ore, malgrado dalle ministre della Salute e dell’Istruzione Lorenzin e Fedeli sia in atto l’ultimo tentativo per tendere una mano al governatore Luca Zaia, con una lettera in cui gli si chiede di rivedere la propria posizione. E proprio da Federico Gelli, deputato e responsabile Sanità del Pd, arriva il placet: «Il Governo dovrebbe ricorrere: il Veneto fa ancora parte dell’Italia, a meno che i veneti non intendano costituire un loro stato separato. Le malattie infettive non guardano in faccia ai confini regionali, e la tutela della salute pubblica è competenza dello Stato, non delle Regioni». E ancora: «La posizione del Veneto è dunque fuori luogo, completamente. Quanto al modello vaccinale vantato da Zaia per la sua Regione, non produce risultati sbandierati: per esempio sul morbillo, il Veneto è all'89% di copertura, invece che al 95% richiesto dall'organizzazione mondiale della Sanità. Ecco perchè il Veneto farebbe meglio ad allinearsi quanto prima alle leggi dello Stato italiano».


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