Dal governo

Legge di bilancio, cantieri aperti sul superticket, Saitta: «Coinvolgere le Regioni»

di Red. San.

Cantieri aperti sulla possibile abolizione del superticket. E la via che sta studiando il governo sarebbe quella si una riduzione graduale e, soprattutto, selettiva, per tenere fede all'impegno di eliminare questa tassa nel prossimo triennio. Partendo da un primo taglio del 10 per cento.

Le risorse per la prossima manovra, infatti, restano limitate e le voci di copertura individuate finora - dai tagli di spesa alla fatturazione elettronica tra privati, passando per la rottamazione bis delle cartelle e delle liti, o per la web tax - sono già tutte impegnate per finanziare i tre pilastri della legge di Bilancio, decontribuzione per spingere l'occupazione giovanile, investimenti pubblici e privati e lotta alla povertà. A meno di non mettere mano alle tax expenditures - come suggerisce più di qualcuno in Parlamento - la coperta, insomma, rimane corta. E le misure ancora da finanziare moltissime. A partire, appunto dallo stop ai 10 euro a ricetta su diagnostica e specialistica applicato in molte Regioni (anche se con diverse gradazioni) che quando era stato attivato nel 2011 valeva 834 milioni .

Sul piatto potrebbe esserci una riduzione di almeno il 10% di questa cifra, da modulare, però, in modo articolato, o eliminando il superticket su alcune tipologie di prestazione su cui oggi è applicato, oppure intervenendo sulle caratteristiche dei pazienti (ad esempio età, o patologia, o ancora fascia di reddito), in modo comunque da uniformare l'intervento che invece è diversificato da regione a regione. Possibile, se il lavoro tecnico non sarà ultimato, che la misura arrivi nel corso dell'iter parlamentare della legge di Bilancio mentre le Regioni, per voce del coordinatore degli assessori regionali alla sanità Antonio Saitta, chiedono di essere maggiormente coinvolte nell'elaborazione della misura.

«Al momento - sottolinea Saitta alla vigilia della discussione parlamentare sulla Legge di Bilancio 2018 - non siamo stati coinvolti ma vogliamo esprimere la nostra posizione. In riferimento ad una eventuale rimodulazione dei ticket sanitari, due sono gli obiettivi da salvaguardare: evitare la fuga dei pazienti dal Servizio sanitario nazionale (Ssn) ed omogeneizzare i ticket a livello nazionale evitando distorsioni, come appunto il Superticket».

A sollecitare un’accelerazione è intervenuta la presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, Emilia Grazia De Biasi. «Qualcosa si deve assolutamente muovere. Come ho già detto - spiega la senatrice - questa è un'ingiustizia perché è sulle prestazioni specialistiche e non va assolutamente bene. Una spesa in più che fanno i cittadini, mette in discussione l'universalismo del Sistema Sanitario Nazionale. Mi auguro che questo si sostanzi anche in un incremento del Fondo Sanitario Nazionale». «Noi come centro-sinistra e come maggioranza di governo - conclude - abbiamo inserito nella risoluzione che è stata votata dal Parlamento e accolta dal Governo il progressivo superamento del superticket. C'è un impegno effettivo. Vedremo in che cosa si sostanzierà».


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