Dal governo

Legge di Bilancio/ Garavaglia (Regioni): «Il Fsn rischia la discesa a quota 112,1 mld»

di Barbara Gobbi

Con il Governo le Regioni si rivedranno anche oggi pomeriggio: stanno infatti lavorando ad emendamenti e spostamenti sul testo della legge di Bilancio, rispetto al qualeoggi non hanno ritenuto di esprimere il parere . Al momento però le prospettive non sono delle migliori. A sintetizzare il quadro è il coordinatore degli assessori alle Finanze, Massimo Garavaglia (Lombardia): «Segnaliamo alcune criticità sulla manovra: per la parte non sanitaria di fatto la manovra del Governo, se togliamo i 16 miliardi per l’Iva, di fatto vale 4 miliardi circa di cui 3 arrivano dalle Regioni. È quindi il comparto Regioni che permette di fare la manovra, si rischia di mandare tante realtà in esercizio provvisorio senza fare i bilanci, si sta esagerando».

Garavaglia aggiunge che «c’è un taglio del 32-33% alle Politiche sociali e della non autosufficienza». E spiega: «Il conto è presto fatto: nel contributo complessivo da 2,6 miliardi alla Finanza pubblica, chiesto dal Ddl di Bilancio alle Regioni, oltre alla quota di 2,2 miliardi di avanzo di pareggio e ai 94 milioni di edilizia sanitaria, si prevedono altri 300 milioni di indebitamento netto. In termini di trasferimenti alle Regioni, gli unici possibili - oltre al trasporto pubblico locale, che è ridotto all’osso - sono quelli per welfare e politiche sociali. Un pacchetto che nel complesso vale 900 milioni: chiederci 300 milioni corrisponde a un taglio del 32-33% della parte non strettamente sanitaria».

E per la parte sanitaria: «Il Fsn 2018 rischia di arrivare a 112,1 miliardi, perdendo 500 milioni, invece di incassare 800 milioni di aumento. Anche qui - afferma Garavaglia - basta affidarsi alla matematica: a fronte di un Fondo 2017 da 112,6 miliardi, il 2018 partirebbe da una base di 113,4 miliardi, e non già di 114 miliardi come nominalmente previsto, dovuta al contributo per 604 milioni delle Regioni a statuto ordinario. A questa cifra vanno sottratti almeno 1,3 miliardi, cioè il 2,9% del monte salari complessivo da 40 miliardi, necessari per chiudere i contratti della dirigenza sanitaria, del comparto e della convezionata. Risorse che oggi non sono previste nel Ddl di Bilancio, ma che immaginiamo il Governo sia interessato a recuperare, vista anche la partita elettorale in corso. E sono risorse calcolate al minimo, che non tengono conto dell’effetto trascinamento nel privato».

«Siamo comunque al lavoro e continueremo a sentirci con il Mef fino al 7 novembre, quando le Regioni saranno audite sul Ddl di Bilancio - assicura l’assessore lombardo - e crediamo ci siano soluzioni per venirne a capo. Quel che è certo è l’impatto sui nuovi Lea (Livelli essenziali di assistenza): sono meno servizi e più liste d’attesa. Ad oggi infatti il delisting che andava realizzato a livello ministeriale e che era stato promesso dal Dpcm, rimane lettera morta. Del resto: politicamente è per così dire “antipatico” dire ai cittadini che si stanno tagliando prestazioni di cui fino ad oggi avevano fruito. Il risultato è che i nuovi Lea corrispondono a nessun risparmio e a costi in più. Ma con mezzo miliardo in meno del Fondo sanitario, come faranno le Regioni a fare fronte?».

Infine, Garavaglia ha lanciato l’allarme disabili, per cui in manovra mancano i Fondi. «La famosa funzione trasferita dalle Province alle Regioni per il trasporto e l’assistenza disabili era finanziata per 75 milioni, ma in realtà si è speso molto di più: per esempio in Lombardia sono arrivati su questo capitolo 13,4 milioni ma ne abbiamo spesi 38, il tutto a fronte di un finanziamento nazionale di 75 milioni, che però al momento risulta essere zero. Spero che su questo tema il Governo e il Parlamento trovino una soluzione in tempo reale. Per questa partita specifica, se vogliamo finanziare per intero la funzione, come prevede una delle ultime sentenze della Corte Costituzionale, servirebbero secondo stime del Governo 112 milioni di euro, invece dei 75 che non ci sono più, ma dai dati veri che abbiamo noi - ha concluso Garavaglia - sarebbero necessari intorno ai 140 milioni».


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