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Congresso Anaao, Grillo: «Teniamoci stretto il Ssn: sblocco del turnover e ripresa degli investimenti»

di Rosanna Magnano

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24 Esclusivo per Sanità24

Un intervento «dritto al cuore», in difesa della sanità pubblica, quello della ministra della Salute Giulia Grillo al Congresso Anaao Assomed, in corso a Roma: «Celebriamo i 40 anni del Servizio Sanitario Nazionale, lavoriamo per tenercelo stretto anche per i prossimi 40 anni. E facciamolo tutti insieme». Ha detto la ministra nella sua prima uscita pubblica. Tra i nodi da affrontare, in primis, lo sblocco del turnover e della spesa per il personale, che «sta mettendo a dura prova la categoria». «La norma che regola la spesa del personale - sottolinea il ministro - è inchiodata al 2004 e sta creando danni e distorsioni al sistema. Tutto questo ha un prezzo e lo stiamo pagando».

«Sarò un ministro medico ma non sarò solo il ministro dei medici», ha chiarito subito. «Sarò il ministro di tutti. Dei cittadini ed assistiti, anzitutto. E di tutte le categorie e a tutti i livelli che giorno dopo giorno remano e faticano per tenere a galla e guidare la barca del Ssn».

«Non sono qui per fare promesse - dichiara la ministra nella sua relazione - sono pienamente cosciente del compito che ho davanti. Ma il mio impegno sarà massimo. Nell’ascoltare e cercare di dare un seguito ai problemi, ma anche nel chiedere una partecipazione e supplementi di abnegazione, se necessario. Un’abnegazione che poi è un tratto distintivo della nostra professione. Se non sarò il ministro dei medici, non per questo, è chiaro, potrei mai trascurare il ruolo della classe medica e il suo supporto cruciale alla salute pubblica. Con i suoi grandi meriti, le sue vaste capacità e la dignità professionale che ci deve contraddistinguere costantemente nella nostra attività».

Quello delle liste d'attesa è un altro dei temi cruciali ricordato: «Abbiamo i migliori chirurghi e macchinari di ultima generazione ma ci perdiamo nella capacità di fornire servizi ai cittadini. Sarà una delle mie più grandi battaglie».

Altro tasto dolente, le aggressioni al personale medico. Su questo punto la ministra ha sottolineato rivolgendo il pensiero alla guardia medica di Catania aggredita brutalmente durante l'orario di servizio: «queste cose non devono succedere più».

Stop al definanziamento
E la parola definitiva è sulla ripresa degli investimenti in sanità. «In cima a tutto c'è il problema del finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale. Da dieci anni si sono ridotte le risorse per la sanità, cosa non accaduta in altri paesi europei come Francia e Germania. Anche in questo il mio impegno sarà massimo, come lo sarà nell'intenzione di aprire i rubinetti degli investimenti in questo settore», ha affermato. «Ci siamo dimenticati - ha proseguito di fronte alla platea di medici - che la salute non è una spesa ma un investimento». Anche per questo la salute deve essere «centrale nel dibattito
politico».

Formazione, un tavolo con le Regioni
Poi ha affrontato il problema della formazione post lauream e del nodo programmazione . «Sulla specialistica medica, apriremo un tavolo con le regioni», ha annunciato la ministra, sottolineando che «dobbiamo avviare un percorso perché da questo punto nevralgico dipende il futuro della sanità pubblica di questo paese». Da una programmazione ragionata dei fabbisogni dei medici specialisti dovrebbero dipendere infatti i posti nelle scuole di
specializzazione medica. Ma attualmente, ogni anno, a fronte di circa 10mila laureati in medicina, i contratti di formazione specialistica sono poco più di 6.000. Questo genera carenza di medici in alcune aree professionali e in alcune zone del Paese, oltre che precariato e disoccupazione nella categoria. «Su questo che è uno dei temi fondamentali per la professione - ha affermato Grillo nel suo intervento - in 5 anni come deputata nella scorsa legislatura non ho visto nessun atto parlamentare o governativo». È un tema, ha concluso, «che mi è stato posto anche dalle regioni e su cui siamo in ritardo».


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