Dal governo

Caso Css/ Giulia Grillo: «Volevo verificare se la politica avesse guidato le vecchie nomine»

di B. Gob.

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24 Esclusivo per Sanità24

Davanti alle richieste di dimissioni reiterate e di sfiducia, accompagnate dalla richiesta di riferire in Aula in seguito all'articolo pubblicato sul quotidiano La Repubblica per il «dossieraggio» su una serie di esperti del Consiglio superiore di Sanità, la ministra della Salute Giulia Grillo interviene di nuovo su Facebook , nel tardo pomeriggio, per parlare ai suoi elettori. «Una cosa abbastanza antipatica che mi costringe per la terza volta in tre giorni a replicare a una campagna di disinformazione nei miei confronti».

«Un file contenuto all'interno di una chat con colleghi del Parlamento che contiene copia-incolla banalissimo di link e informazioni raccolte da Internet su sei componenti del Css». Così la ministra derubrica il documento, su cui per tutta la giornata le opposizioni hanno dato battaglia, tra richieste di riferire in Aula e di dimissioni. Ma per la titolare della Salute la spiegazione è questa: giocare d'anticipo rispetto alla possibile accusa di voler procedere a nomine politiche. Una spiegazione diversa da quella data a inizio giornata: «In particolare - spiega ai suoi elettori una Giulia Grillo in primissimo piano sul video, durante una pausa dichiaratamente ritagliata dal suo ruolo di mamma - siccome proprio in quei giorni in cui sciolsi il Css a inizio dicembre venni attaccata da una parte dell'opinione pubblica e mi si fece un processo alle intenzioni, dicendo che probabilmente avrei potuto io procedere con nuove nomine di natura politica, mi dissi vediamo se (tra i "licenziati", ndr) ci sono dei componenti che hanno loro un passato politico e se i miei predecessori invece lo hanno fatto veramente. Una cosa banale, se avessi voluto avere chissà quali informazioni come ministro avrei avuto ben altri strumenti. Ma non mi interessava».

Le informazioni, aggiunge Grillo, sarebbero state raccolte «dopo lo scioglimento da me deciso del Consiglio superiore di Sanità, in seguito al fatto che ho seguito il criterio del rinnovamento e del cambiamento che ho applicato a tutti gli organi tecnico-scientifici e che anche i miei predecessori hanno sempre applicato. Nel mio caso - sottolinea la ministra al popolo di Facebook - succede l'inferno, in quanto sono ministro del Governo del cambiamento e in particolare del Movimento 5 Stelle. Meno male - aggiunge - che in tanti vi siete detti d'accordo con quello che ho fatto. Si tratta di informazioni che sono pubbliche e che inoltre dovrebbero essere note e conoscibili da chiunque poiché si tratta del principale organo tecnico-scientifico del ministero della Salute».

Poi la ministra passa al contrattacco: «Dopo le formiche all'ospedale di Napoli e quattro decessi di neonati all'ospedale di Brescia, l'opposizione mi chiede di riferire in Aula per questa fesseria? Ma tant'è: il mio lavoro lo faccio comunque: ho inviato i Nas in queste ore e manderemo una nostra ispezione del ministero agli Spedali Civili di Brescia. E abbiamo chiesto conto alla Regione Campania su quanto ha fatto e sta facendo per risolvere il problema delle formiche a Napoli. Caso ha voluto che abbiamo nominato oggi il commissario all'Iss, il professor Brusaferro, che certamente non è un antiscientifico come vuole narrare certa opinione pubblica che vorrebbe diffondere questa narrazione sul nostro conto. Mi sembra - è la chiosa - che le mie nomine dimostrino un livello un tantino superiore a quelle del precedente ministro. Basta vedere anche la nomina che ho fatto all'Aifa, dove non ho certo indicato un ex assessore alla Sanità o una persona di poco conto ma che ha girato tutto il mondo».


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