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Medicina generale, pronto per la pubblicazione il decreto Grillo che proroga di 180 giorni la graduatoria

di Barbara Gobbi

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A dare l'annuncio su Facebook, in linea con le modalità di comunicazione della ministra della Salute, è per primo il segretario nazionale della Fimmg, Silvestro Scotti. «In assoluta anteprima direttamente dal ministero della Salute - recita il suo post - Giulia Grillo ha firmato il provvedimento per lo scorrimento di 180 gg della graduatoria per l’accesso al Corso di formazione specifica in a medicina generale». Il decreto ministeriale, aggiunge Scotti, sarà pubblicato forse già il 18 gennaio in Gazzetta Ufficiale. Un provvedimento considerato necessario dai sindacati di categoria ma anche dal presidente della Fnomceo, Filippo Anelli, per evitare di mandare al macero parte delle borse in più destinate alla medicina generale. Un tesoretto aggiuntivo di 860 borse - ottenuta prima con l'ex ministra Beatrice Lorenzin e poi confermato dall'attuale titolare Giulia Grillo - derivato dai Fondi per gli Obiettivi di Piano. Nel complesso oggi le borse per la Medicina generale sono 2.093. Il decreto Grillo è importante per i medici di medicina generale perché lo scorrimento di 180 giorni della graduatoria consente di sfruttare il più possibile (anche se l'auspicio di Anelli è per un'ulteriore proroga, dal 30 settembre al 31 dicembre) le borse a disposizione: fino a oggi la possibilità di partecipare a luglio al concorso per le borse di specializzazione di fatto rischiava di vanificare questa opportunità. Se non altro per una - del tutto legittima - valutazione economica: una borsa per la Medicina generale vale circa 1200-1.300 euro lordi, a fronte di una borsa di specializzazione che ammonta a circa 2.500 euro.

«Va chiarito che lo scorrimento ha senso - spiega Scotti - se permette ai giovani di conseguire l'attestato entro settembre. L'attuale Acn (e non può andare oltre) prevede che in questo modo guadagnano il diritto di essere già presenti - previa presentazione della domanda al gennaio precedente - nella graduatoria definitiva valida e quindi di poter direttamente ottenere gli incarichi. Con lo scorrimento oltre settembre si determinerebbe innanzitutto che le Regioni difficilmente inizierebbero un corso per pochi che dovrebbero coprire gli ultimi 2-3 mesi dell'anno, considerando che inizierà il concorso dell'anno successivo. È molto più facile che allineino quelli al concorso dell'anno dopo. Nell'interesse della medicina generale, la Fimmg vuole che si completino le scelte entro settembre per fare in modo non solo che nessuna delle borse venga perduta ma anche che da questa annualità escano per tempo 2mila medici che alla fine del percorso formativo possano entrare in graduatoria e diventare a titolo definitivo medici di famiglia. L'obiettivo è colmare le carenze sul territorio. Tutti gli scorrimenti successivi vanno all'anno seguente, quindi a questo punto se restano delle borse fuori si potranno spostare sull'anno dopo».

Ma non è finita qui: «Basta con le sanatorie in Medicina generale per sanare squilibri di sistema - aggiunge Scotti -. Dopo questo decreto chiediamo alla ministra della Salute di impegnarsi con il Miur perché la partita delle scuole di specialità si chiuda entro luglio rispetto agli scorrimenti. Sarebbe la soluzione per evitare il fenomeno degli abbandoni in corsa, legati a interessi individuali, che comportano una "catena di san'antonio" con il mantenimento di "borse" in attesa che si liberi quella cui il singolo giovane medico mira. Se hai vinto hai vinto: o accetti entro dieci giorni o lasci. Questo dovrebbe essere il principio, per ovviare al problema creato dalla graduatoria unica nazionale. Non abbiamo certo ottenuto le duemila borse per avere i medici disponibili un anno dopo... l'interesse collettivo del Paese è avere medici di famiglia formati nel più breve tempo possibile».


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