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Spesa personale Ssn, addio al vincolo 2004: si passa alla soglia 2018. Incrementi agganciati all'aumento del Fsn e ai risparmi sulle esternalizzazioni

di Barbara Gobbi

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24 Esclusivo per Sanità24

Addio al vincolo che inchiodava la spesa per il personale del Servizio sanitario nazionale ai livelli 2004 meno l'1,4%: dopo un confronto con la ministra della Salute Giulia Grillo, un'Intesa Stato-Regioni dà il via libera oggi allo sblocco del "tetto", che blindava le assunzioni. Un articolo in 4 commi "Disposizioni in materia di spesa per il personale del Ssn" da inserire nel primo traghetto parlamentare utile, prevede che a decorrere dal 2019 la spesa per il personale degli enti Ssn «di ciascuna Regione e Provincia autonoma di Trento e Bolzano <...> non può superare il valore della spesa sostenuta nell'anno 2018, come certificata dal Tavolo tecnico di verifica degli adempimenti». Se superiore, non può superare in ogni caso il valore la spesa previsto dalla legge Finanziaria per il 2010 (il livello 2004, appunto, che era stato individuato all’art. 17 comma 3 del D.l. 98/2011 convertito con modificazioni dalla Legge 111/2011).

L'incremento è agganciato all'aumento del Fondo sanitario nazionale: +5% ogni anno. L'importo include le risorse per il trattamento accessorio del personale. Dal 2021 però l'incremento del 5% sarà subordinato «all'adozione di una metodologia per la determinazione del fabbisogno di personale degli enti Ssn». Non solo: sulla base di accordi con Salute e Mef, le Regioni potranno incrementare ulteriormente i limiti di spesa per il personale esattamente della cifra che saranno state in grado di risparmiare con la «riduzione strutturale» degli esborsi per i servizi sanitari esternalizzati.

Il testo dell'Intesa è stato "pensato" per il Mef dal viceministro Massimo Garavaglia e per le Regioni dal tandem Lombardia-Emilia Romagna. Scartata l'ipotesi di premiare solo le Regioni virtuose, si è deciso di promuovere tutte le Regioni, anche considerando lo stato di sofferenza delle strutture nelle Regioni in piano di rientro, in estrema difficoltà nel garantire i Livelli essenziali di assistenza. «Siamo molto soddisfatti - è il commento a caldo dell'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera - : finalmente si supera una norma penalizzante che aveva messo in ginocchio anche le Regioni in linea con i conti. Ora speriamo con il progetto di Autonomia di avere mano libera nella gestione del Fsn, ma intanto questo è un passo in avanti decisivo».

Il primo via libera era arrivato ieri con l'incontro convocato dal ministero in commissione Salute, coordinato dal sottosegretario Luca Coletto e a cui hanno partecipato gli assessori Alessio D'Amato della Regione Lazio e Ettore Cinque della Regione Campania insieme a una delegazione di direttori generali.


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