Dal governo

VIII Healthcare Summit de Il Sole-24Ore/ Sileri: «Subito duemila borse in più per gli specializzandi e commissariamenti chirurgici per azienda»

di Barbara Gobbi

S
24 Esclusivo per Sanità24

«Stiamo lavorando per aumentare il numero delle borse di specializzazione, l'ideale sarebbe averne 6mila nei prossimi due anni e 2mila già quest'anno. La carenza di specialisti è la prima di tante priorità da affrontare nel Ssn». Lo ha dichiarato il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri, intervenuto a Roma all'VIII Healthcare Summit de Il Sole-24Ore. Il viceministro rinvia però al mittente la proposta delle Regioni di immettere in corsia medici laureati abilitati ma non ancora specialisti per far fronte nell'immediato al gap di camici bianchi. «Come medico sono in disaccordo - ha spiegato -. Nel Ssn dobbiamo essere in grado di inserire eccellenze e non tappabuchi per carenze di organico dovute a un'errata programmazione dei fabbisogni negli anni passati». Sì invece all'ipotesi di un allungamento dell'età pensionabile dei camici bianchi, proposta sempre dalle Regioni. «Sarebbe utile anche nell'ottica del passaggio di competenze - ha detto Sileri -. Ma con l'avviso che nelle posizioni decisionali si liberi spazio per i colleghi più giovani».

Sileri si è detto poi «favorevole ai commissariamenti chirurgici per quelle strutture sanitarie che non hanno operato bene e che anche dopo un periodo iniziale di affiancamento, che potrebbe arrivare ad esempio dall'Agenzia per i servizi sanitari regionali Agenas, continuano a presentare conti ed erogazione dei servizi non in regola». Il viceministro boccia invece il modello di commissariamento di intere Regioni adottato negli ultimi anni e che, ha affermato, «ha significato riportare in ordine i conti ma anche tagliare i servizi al punto da farli diventare asfittici. Tornare a commissariare l'intera Regione significherebbe impedire alle aziende che funzionano di continuare a crescere e ad assumere», così come negli anni scorsi è successo nel Lazio e in Campania.

Infine la promessa alla Sanità privata (e implicitamente alle Regioni che hanno accettato di sobbarcarsi l'onere del rinnovo al 50%): «Il contratto fermo da dodici anni sarà rifinanziato. è indegno di un Paese civile tenere i lavoratori in sospeso per così tanto tempo», ha annunciato Sileri alla presidente Aiop Barbara Cittadini.


© RIPRODUZIONE RISERVATA