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Coronavirus: atterrano dalla Cina 31 tonnellate di aiuti e un'equipe di esperti sanitari

di Er.Di.

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Arrivano aiuti e medici dalla Cina per aiutare l'Italia a combattere la guerra contro il coronavirus. Un Airbus A-350 della China Eastern proveniente da Shanghai è atterrato ieri notte all'aeroporto di Fiumicino. Il carico di aiuti era stato annunciato nei giorni scorsi dai governi di Italia e Cina attraverso i ministri degli Esteri dei due Paesi, Luigi Di Maio e Wang Yi. Presente all'arrivo l'ambasciatore cinese a Roma, Li Junhua.

Si tratta di 9 bancali con ventilatori, materiali respiratori, elettrocardiografi, decine di migliaia di mascherine e altri dispositivi sanitari inviati dalla Croce Rossa cinese a quella italiana. Quest'ultima veicolerà i materiali al governo italiano e distribuirà una parte dei dispositivi tra i volontari dell'associazione impegnati nell'emergenza.

"Sono arrivate dalla Cina 31 tonnellate di materiale sanitario di cui 40 ventilatori che salveranno la vita ai nostri connazionali - ha spigato di Maio in una conferenza stampa alla Croce rossa -. Non siamo soli, ci stiamo aiutando l'un con l'altro. L'Italia è sempre stata solidale e riceve solidarietà. Stiamo riscoprendo il senso di comunità superando le divisioni. Presto ci rialzeremo grazie al contributo di tutti".

Con l'aereo da Shanghai è arrivata anche una task-force di 9 medici specializzati: 6 uomini e 3 donne guidati dal vicepresidente della Croce Rossa cinese, Yang Huichuan, e dal professore di rianimazione cardiopolmonare, Liang Zongan.Sono rianimatori, pediatri, infermieri e figure che hanno gestito con successo la crisi in Cina.

"Presto arriveranno altri aiuti - ha aggiunto Di Maio -. Ci stanno per consegnare 2 milioni di mascherine con filtro e stiamo per chiudere un lotto di ventilatori". Di Maio ha assicurato "massimo impegno per sostenere i lavoratori e le famiglie" e lanciato un appello per la "donazione del sangue per cui c'è grande esigenza".

"Ci sono anche le medicine anti virus più evolute insieme a sangue e plasma", ha detto il
vicepresidente della Croce rossa cinese Sun Shuopeng durante la conferenza stampa accompagnato dall'ambasciatore cinese a Roma, Li Junhua. "Oltre ai materiali, abbiamo portato più che altro i sentimenti di amicizia del popolo cinese - hanno aggiunto perché quando è scoppiata l'epidemia in Cina, abbiamo ricevuto dall'Italia assistenza, aiuto e sostegno. Siamo venuti anche per ricambiare".

"Il Movimento internazionale della Croce Rossa ha dimostrato, una volta ancora, l'importanza di fare rete - ha sottolineato da parte sua Francesco Rocca, presidente della Croce Rossa Italiana -. Grazie alla generosa donazione della consorella cinese possiamo dare una prima concreta risposta alle necessità dei nostri ospedali e degli operatori sanitari che, in questo momento, sono in grande sofferenza".

Domani la delegazione cinese e gli da esperti del Comitato nazionale di sanità del Paese e dalla Croce rossa cinese sarà all'Istituto malattie infettive Spallanzani di Roma per confrontare le proprie esperienze sul coronavirus con i medici italiani. In queste ore, spiega Rocca " si sta definendo l'agenda degli incontri nei prossimi giorni: la delegazione farà tappa anche al policlinico universitario della Sapienza di Roma, alla Protezione civile, al policlinico di Padova e sta organizzando incontri in Lombardia compreso Milano e Bergamo".


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