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Coronavirus/Scuola a settembre, nelle linee guida del Cts autocertificazione «no-Covid», distanziamento e mascherine obbligatorie dai 6 anni

di Barbara Gobbi

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La notizia del giorno arriva a tarda sera: sono le linee guida messe a punto dal Comitato tecnico-scientifico sulla pandemia per la riapertura «in sicurezza» delle scuole di ogni ordine e grado dopo lo tsunami coronavirus. Con l'auspicio che non si debba tornare indietro. Lo annunciano il ministro della Salute Roberto Speranza - «dal Comitato tecnico-scientifico arriva un contributo importante per riaprire le nostre scuole in sicurezza. A questo obiettivo il Governo dedicherà ogni energia» - e la titolare dell'Istruzione Lucia Azzolina . «A questo documento afferma - si unirà quello del Comitato di esperti del Ministero dell’Istruzione che offrirà spunti che guardano alla ripresa di settembre, ma anche oltre: l’uscita da questa emergenza, come abbiamo sempre detto, deve diventare una straordinaria spinta per migliorare il sistema di Istruzione e per promuovere l’innovazione didattica». E infatti le scuole che lo riterranno opportuno, si legge nel documento, potranno decidere di mantenere anche la modalità dell'istruzione a distanza sperimentata nei mesi dell'emergenza.
Il distanziamento fisico, le misure di igiene e prevenzione - ricordano dai due ministeri - sono i cardini del documento. Previsto il distanziamento interpersonale di almeno un metro, considerando anche lo spazio di movimento. Questa distanza andrà garantita nelle aule, con una conseguente riorganizzazione della disposizione interna, ad esempio, dei banchi, ma anche nei laboratori, in aula magna, nei teatri scolastici. Si passa a due metri per le attività svolte in palestra. Il consumo del pasto a scuola va assolutamente preservato, spiega il documento, ma sempre garantendo il distanziamento attraverso la gestione degli spazi, dei tempi (turni) di fruizione e, in forma residuale, anche attraverso l’eventuale fornitura del pasto in “lunch box” per il consumo in classe.
Andranno limitati gli assembramenti nelle aree comuni. Saranno valorizzati gli spazi esterni per lo svolgimento della ricreazione, delle attività motorie o per programmate attività didattiche.
La presenza dei genitori nei locali della scuola dovrà essere ridotta al minimo. Sempre per evitare il rischio assembramento, saranno privilegiati tutti i possibili accorgimenti organizzativi per differenziare l’ingresso e l’uscita delle studentesse e degli studenti, attraverso lo scaglionamento orario o rendendo disponibili tutte le vie di accesso dell’edificio scolastico.
All’ingresso della scuola non sarà necessaria la rilevazione della temperatura corporea. Ma chiunque avrà una sintomatologia respiratoria o temperatura superiore a 37,5° dovrà restare a casa. Sarà importante rispettare, da parte di tutti, questa regola, per ridurre le possibilità di contagio.
Ciascuna realtà scolastica procederà a una mappatura e riorganizzazione dei propri spazi in rapporto al numero di alunni e alla consistenza del personale con l’obiettivo di garantire quanto più possibile la didattica in presenza, anche avvalendosi di spazi in più grazie a collaborazioni con i territori e gli Enti locali.
Prima della riapertura della scuola sarà prevista una pulizia approfondita di tutti gli spazi. Le pulizie, poi, dovranno essere effettuate quotidianamente. Saranno resi disponibili dispenser con prodotti igienizzanti in più punti della scuola. Sarà necessario indossare la mascherina. Gli alunni sopra i 6 anni dovranno portarla per tutto il periodo di permanenza nei locali scolastici, salvo eccezioni ad esempio quando si fa attività fisica, durante il pasto o le interrogazioni, come già accadrà per gli Esami di Stato del II ciclo.
Gli alunni della scuola dell’infanzia non dovranno indossare la mascherina, come previsto per i minori di 6 anni di età. Non sono necessari ulteriori dispositivi di protezione.
Potranno essere organizzate apposite esercitazioni per tutto il personale della scuola, per prendere dimestichezza con le misure previste.


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